Mandorle, per sentirsi sazi senza ingrassare

Non tutti gli snack sono nemici della nostra linea. Ce ne sono alcuni, come le mandorle, che aiutano a ridurre la fame senza far aumentare il peso corporeo, con il vantaggio di apportare all’organismo preziose sostanze nutritive.
Lo stabilisce uno studio realizzato dai ricercatori della Purdue University, con sede a West Lafayette, nello stato dell’Indiana, e pubblicata sulla rivista “Journal of Clinical Nutrition”.
Gli esperti americani hanno reclutato 137 soggetti adulti a rischio di diabete, suddividendoli in 5 gruppi. I membri del primo gruppo non hanno mangiato mandorle per 4 settimane, quelli degli altri gruppi hanno consumato 43 grammi di mandorle al giorno, sempre per 4 settimane, assumendole a colazione, a pranzo, come spuntino a metà mattina o come merenda pomeridiana (in questi ultimi due casi, lo snack era consumato almeno due ore dopo un pasto e non meno di due ore prima del pasto successivo).


A dispetto delle 250 calorie apportate dal consumo delle mandorle, i soggetti che le hanno mangiate non sono ingrassati. Secondo il dottor Richard Mattes, principale autore dello studio e docente di Scienze della Nutrizione presso la Purdue University, il mancato aumento di peso è dovuto al fatto che i partecipanti alla sperimentazione, soprattutto coloro che avevano mangiato le mandorle come snack, hanno modificato la loro dieta perché si sentivano meno affamati sia tra un pasto e l’altro sia nel corso degli stessi. Le mandorle, infatti, incrementano il senso di sazietà grazie al loro contenuto in fibre, proteine e grassi monoinsaturi.
Inoltre, nei partecipanti che hanno mangiato le mandorle sono stati registrati anche incrementi dei livelli di vitamina E rispetto a coloro che facevano parte del gruppo di controllo. La vitamina E rappresenta un potente antiossidante, fondamentale nel contrastare i danni provocati dai radicali liberi.


Infine, come scoperto da precedenti ricerche, le mandorle sono ottime anche per stabilizzare i livelli di glicemia nel sangue, specialmente quando si consumano molti carboidrati, dato che questo tipo di frutta secca diminuisce la risposta all’insulina dopo i pasti ricchi di carboidrati.

di Giuseppe Iorio



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