Mangiare aglio crudo, benefici e suggerimenti

Su questo blog ci siamo già occupati dell’aglio, descrivendone benefici e valori nutrizionali.
In sintesi, possiamo definire l’aglio come uno tra gli alimenti più salutari per il nostro organismo per via delle sue proprietà antibiotiche e antibatteriche, della sua capacità di regolare la flora intestinale e degli effetti estremamente positivi sulla salute cardiovascolare (aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo e a combattere l’ipertensione).
Gran parte delle virtù terapeutiche dell’aglio sono dovute all’allicina, che ne costituisce il principio attivo più importante.

L’allicina non è presente nel bulbo integro, ma si forma quando gli spicchi d’aglio vengono tagliati, triturati o masticati. Questa sostanza si degrada in modo molto rapido durante la cottura, motivo per il quale, per sfruttare appieno tutte le potenzialità curative dell’aglio, è necessario consumarlo crudo.


L’allicina è una sostanza dotata di valida azione antiossidante ed è capace di opporsi ai danni provocati dai radicali liberi, riducendo in tal modo il rischio di insorgenza di varie forme di tumore.

Tra i vari studi che hanno analizzato i vantaggi connessi al consumo di aglio crudo, possiamo ricordare una ricerca che risale a qualche mese fa, realizzata dagli studiosi dello Jiangsu Provincial Center for Disease Control and Prevention, in Cina, e pubblicata sulle pagine della rivista “Cancer Prevention Research”.
Secondo gli esperti cinesi, che hanno esaminato le abitudini alimentari di un vasto campione di soggetti (circa 6mila), coloro che mangiavano aglio crudo regolarmente (ossia non meno di due volte a settimana) vedevano praticamente dimezzate (ridotte del 44%) le possibilità di sviluppare un cancro ai polmoni.
E questo significativo beneficio si manifestava anche nei soggetti con comportamenti a rischio, come nel caso dei fumatori: consumando aglio con regolarità, chi aveva il vizio del fumo potevano giovare di una diminuzione del 33% del rischio di andare incontro a un tumore ai polmoni.

E allora, come utilizzare l’aglio crudo in tavola? Esistono svariati modi per farlo. Ad esempio, preparando del pesto, o una salsa d’aglio da usare come condimento per varie pietanze. L’aglio crudo può inoltre essere aggiunto alle insalate o adoperato per preparare delle gustose bruschette.

E per quanto riguarda gli sgradevoli effetti collaterali sull’alito che si presentano dopo aver mangiato aglio?
Oltre ai classici rimedi della nonna, come masticare qualche foglia di prezzemolo, qualche chicco di caffè o dei chiodi di garofano, ve ne suggeriamo uno che gode anche dell’avallo di un team di scienziati: bere latte.


Qualche anno fa, gli studiosi del Department of Food Science and Technology della Ohio State University effettuarono dei test per stabilire se gli alimenti con elevato contenuto di grassi e di acqua, come il latte, potessero influire positivamente sull’alito cattivo lasciato dal consumo di aglio. E, stando ai risultati emersi dai test, venne stabilito che assumere latte, sia prima, sia durante, sia dopo aver mangiato aglio, consentiva di ridurre le concentrazioni dei composti volatili ai quali si deve l’aroma sgradevole che l’aglio lascia in bocca.
A giovare all’alito sono sia il latte scremato che quello intero, ma quest’ultimo sembra essere ancor più efficace. E, sempre tenendo conto dei risultati della ricerca menzionata, per ottenere il massimo dei benefici per il nostro alito, anche se l’idea può sembrare poco intrigante, il latte andrebbe bevuto dopo aver consumato l’aglio.

di Giuseppe Iorio



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