I Pistacchi rappresentano un buon alleato per la nostra salute. Diverse ricerche ne hanno messo in evidenza i benefici: aiutano a ridurre i danni provocati dallo stress e i livelli di colesterolo, diminuendo in modo consistente il rischio di patologie cardiovascolari.
La novità per quanto riguarda questo tipo di frutta secca è costituita dalla loro capacità di contribuire a ridurre i sintomi della sindrome metabolica e a prevenire il diabete di tipo 2, come emerso da vari studi presentati nel corso dell’International Congress of Nutrition di Granada e supportati dall’International Nut and Dried Fruit Council.
Durante il congresso, intitolato “Nuts in Health and Disease”, sono state discusse diverse ricerche realzzate allo scopo di verificare gli effetti dei pistacchi sulla resistenza all’insulina, sul metabolismo del glucosio e sul rischio di insorgenza del diabete.
Il dottor Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare, sottolinea che il pistacchio è ricco di fibre e contiene grassi la cui particolare composizione contribuisce a modulare la glicemia postprandiale e a migliorare il profilo dei lipidi ematici, salvaguardando la salute cardiovascolare.
Entrando nel dettaglio della composizione di questo tipo di frutta a guscio, in 30 grammi di pistacchi (circa 50 unità) sono presenti 13 grammi di grassi, dei quali solo 1,5 grammi di grassi saturi. Gli altri grassi presenti sono quelli definiti “buoni” (monoinsaturi e polinsaturi).
Inoltre, i pistacchi sono praticamente privi di colesterolo e contengono molti antiossidanti (carotenoidi e vitamina E), una buona dose di proteine e quantità elevate di potassio.
Nonostante il consistente apporto di calorie derivante dal consumo di frutta secca, se i pistacchi vengono mangiati in sostituzione di altri componenti della dieta, il pericolo di ingrassare è ridotto. Difatti, la frutta secca aumenta il senso di sazietà in quanto diminuisce il tempo di svuotamento gastrico. Dunque, l’ideale è consumare i pistacchi come snack, così da arrivare ai pasti principali della giornata con meno appetito.
di Giuseppe Iorio