Con il termine “Sindrome Metabolica” si indica un insieme di fattori di rischio metabolici che incrementano il pericolo di sviluppare patologie cardiovascolari (che possono portare a ictus o infarto) e diabete.
Si tratta di una condizione sempre più diffusa nel mondo, sia nei Paesi Occidentali che in quelli che vivono una fase di espansione economica, come India e Cina, e connessa all’incremento del tasso di obesità nella popolazione adulta.
Secondo alcune stime, in Italia la Sindrome Metabolica, nota anche come “Sindrome X”, colpisce una percentuale variabile tra il 22% e il 28% della popolazione con età uguale o superiore ai 20 anni, mentre dopo i 50 anni l’incidenza aumenta, assestandosi attorno al 30% negli uomini e al 35-40% nelle donne.
Sindrome Metabolica: Fattori di Rischio e Cause
Il rischio di sviluppare questa sindrome è particolarmente elevato nei soggetti che presentano almeno tre dei seguenti fattori di rischio:
- obesità addominale;
- elevati tassi di trigliceridi nel sangue;
- alti livelli di pressione arteriosa;
- valori alterati della glicemia a digiuno;
- livelli di colesterolo HDL (quello definito “buono”) nel sangue più bassi del normale.
I soggetti con sindrome metabolica corrono un rischio di andare incontro a malattie cardiache due volte superiore e di insorgenza del diabete cinque volte superiore rispetto a un individuo sano.
Le cause precise della sindrome non sono note, ma allo sviluppo della condizione contribuiscono l’attività fisica limitata o assente e l’insulino-resistenza. La resistenza all’insulina, infatti, può determinare un aumento dei livelli di zucchero nel sangue ed è caratterizzata da forti connessioni con sovrappeso e obesità.
Sindrome Metabolica: Sintomi e Diagnosi
Di norma, le alterazioni che caratterizzano la sindrome metabolica non comportano la presenza di sintomi chiaramente avvertibili dal paziente.
Diagnosticare questo disturbo non è semplice, anche perché non esiste una definizione clinica condivisa della patologia. Tuttavia, secondo i criteri stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si è di fronte a un caso di sindrome metabolica quando nel paziente vengono rilevati almeno 3 delle seguenti anomalie:
- una circonferenza vita superiore ai 102 cm negli uomini e agli 88 cm nelle donne;
- un livello di trigliceridi pari o superiore ai 150 mg/dl;
- un tasso di colesterolo HDL inferiore ai 40mg/dl negli uomini e ai 50mg/dl nelle donne;
- valori di pressione arteriosa superiori ai 130/85 mmHg o presenza di una terapia contro l’ipertensione;
- glicemia a digiuno superiore ai 100 mg/dl.
Sindrome Metabolica: Terapia e Prevenzione
Lo scopo della terapia consiste nel fare in modo che il paziente possa ottenere la diminuzione della misura del girovita, la riduzione della pressione arteriosa e della glicemia e un miglioramento del profilo lipidico.
Per raggiungere questi obiettivi, occorre modificare il proprio stile di vita e correggere la propria dieta. In alcuni casi, possono essere prescritti dei farmaci utili a tenere sotto controllo i valori di colesterolo, glicemia e pressione.
Pertanto, il paziente deve praticare con regolarità dell’esercizio fisico, anche di moderata intensità (ad esempio, camminare ogni giorno per mezz’ora), perdere peso, seguire una sana alimentazione (particolarmente indicata la dieta mediterranea) e smettere di fumare.
Questi comportamenti virtuosi rappresentano anche il modo migliore per prevenire l’insorgenza del disturbo, unitamente a regolari visite di controllo per verificare i livelli di colesterolo, glicemia e pressione.
di Giuseppe Iorio
Una risposta
[…] da ragazzi si ritrovavano, una volta adulti, a dover fare i conti con un rischio di sviluppare la sindrome metabolica superiore del 68% rispetto a chi invece optava per una colazione nutriente e sana. La sindrome […]