Le lampade abbronzanti comportano seri rischi per la salute. La conferma arriva da uno studio realizzato da un team composto da ricercatori della University of California, con sede a San Francisco, e della University of Cambridge, in Inghilterra.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 88 studi portati a termine negli ultimi anni e relativi al rapporto tra l’esposizione ai raggi UV delle lampade artificiali e l’incidenza di tumori alla pelle. Gli studi presi in esame riguardavano, complessivamente, oltre 400 mila persone residenti in 16 diversi Paesi del mondo.
Quanto emerge nelle conclusioni pubblicate dagli esperti sulle pagine della rivista “Jama Dermatology” è decisamente preoccupante: per chi fa uso di lampade abbronzanti, il rischio di sviluppare un tumore della pelle di tipologia diversa dal melanoma (quindi più facilmente curabile) è quantificabile nel 22%, mentre le probabilità di insorgenza di un melanoma (i tumori più aggressivi e pericolosi) oscillano tra il 2.6 e il 9%.
In totale, si stima che, ogni anno, le lampade artificiali siano causa di 10 mila casi di melanoma (3400 dei quali in Europa) e di 450 mila tumori della pelle di altro tipo.
“L’uso delle lampade abbronzanti”, scrivono i ricercatori, “è molto alto soprattutto fra le persone giovani e, nonostante le continue conferme dei rischi che si corrono sottoponendosi all’abbronzatura artificiale, mancano misure di salute pubblica e sforzi concreti per scoraggiarne o vietarne l’impiego”.
Dando uno sguardo ai numeri relativi ai cultori dell’abbronzatura artificiale, ci si accorge che il pericolo di lettini e docce solari sembra ampiamente sottostimato. Ad esempio, negli Stati Uniti, il numero di persone che dichiarano di essersi esposte a raggi UV provenienti da fonti artificiali nel corso degli ultimi 12 mesi è piuttosto elevato: il 13% degli adulti, il 10% degli adolescenti e addirittura il 43% degli studenti universitari.
Tra le motivazioni più ricorrenti fornite a spiegazione dell’uso di lampade abbronzanti, vengono indicate il miglioramento del proprio aspetto, la riduzione dello stress e il maggior relax.
“La nuova ricerca” spiega il dottor Antonio Costanzo, direttore della clinica Dermatologica dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, “puntualizza l’associazione diretta tra lampade artificiali e tumori cutanei e sottolinea quanto il rischio sia elevato. Il concetto non può essere trascurato perché è stato dimostrato che i melanomi che compaiono sulle zone della pelle esposte ai raggi ultravioletti hanno molte più mutazioni di quelli che invece spuntano su zone del corpo mai esposte al sole. Si tratta di una forma di tumori diversa e, inequivocabilmente, dovuta ai raggi UV. Le lampade artificiali non vanno usate a nessuna età, se non a scopo terapeutico e controllato per alcune malattie della pelle”.
di Giuseppe Iorio