La Quinoa è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee e originaria dell’America del Sud (Bolivia e Perù in particolare). Spesso scambiata per un cereale perché si presenta in commercio sotto forma di chicchi rotondi (tanto che, di solito, viene collocata accanto ai cereali nei negozi che la vendono), la quinoa è invece parente stretta di spinaci e barbabietole.
Può essere coltivata praticamente a qualsiasi altitudine, dal livello del mare fino ai 4000 metri, si adatta benissimo a climi sia umidi che aridi e resiste a qualunque temperatura, da quelle inferiori allo zero sino ai 38°C.
La pianta ha proprietà nutrizionali ragguardevoli: è una valida fonte di aminoacidi essenziali, di carboidrati, di fibre, di vitamine (quelle del gruppo B, vitamina E e C), di sali minerali (calcio, potassio, ferro, fosforo, manganese) e di proteine (ne contiene molte di più rispetto al riso, al mais o al frumento).
La quinoa è particolarmente apprezzata da vegetariani e vegani come fonte di proteine alternative a quelle di origine animale, dalle persone che seguono diete dimagranti, perché riduce il senso di fame e il desiderio di cibi grassi, e da quelle che necessitano di alimenti capaci di apportare un buon introito calorico (350 calorie per ogni etto di prodotto) senza appesantire.
Le molte virtù nutrizionali della pianta hanno convinto l’Onu e la Fao a dichiararlo l’alimento simbolo del 2013.
La quinoa è priva di glutine, quindi perfetta per chi soffre di celiachia. Qualche ricerca scientifica, tuttavia, aveva evidenziato il rischio che alcune proteine presenti nella pianta fossero tossiche per i soggetti celiaci e potessero scatenare risposte immunitarie avverse nel loro sistema immunitario.
A dare rassicurazioni a chi è affetto da celiachia è giunto un recente studio pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology. Lo studio, realizzato dai ricercatori del King’s College di Londra e supervisionato dal dottor Victor Zevallos, ha seguito 19 persone affette da celiachia per un periodo di 6 settimane. Alla dieta gluten free dei partecipanti sono stati aggiunti 50 grammi quotidiani di quinoa per valutare gli effetti dell’alimento sulle loro condizioni di salute. Dopo aver eseguito indagini approfondite sui soggetti, non sono state riscontrate conseguenze negative di alcun tipo.
“I dati clinici suggeriscono che il consumo quotidiano di quinoa viene tollerato senza problemi dalle persone affette da celiachia”, commenta il dottor Zevallos, che sottolinea come questo cibo abbia fatto registrare, nei soggetti che l’hanno consumato ogni giorno, una diminuzione dei trigliceridi e delle lipoproteine a bassa e ad alta intensità, oltre che un leggero effetto ipocolesterolemizzante.
I ricercatori inglesi affermano che saranno comunque necessari ulteriori studi per valutare gli effetti a lungo termine derivanti dal consumo di quinoa negli individui celiaci, così da eliminare ogni residuo dubbio.
In genere, la quinoa viene venduta in sacchetti trasparenti da 250 o 500 grammi ed è disponibile nei negozi di prodotti biologici e nelle botteghe di commercio equo e solidale.
di Giuseppe Iorio