Quando si assiste a filmati che riproducono azioni di semplice esecuzione (come i classici video “how to” disponibili online), si acquista maggiore destrezza manuale nel portare a termine le stesse azioni.
Gli effetti dei video istruttivi sull’allenamento manuale sono stati esaminati da un gruppo di ricercatori italiani dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Lo studio, guidato dal professor Massimo Filippi, sarà presentato nel corso del 66° Meeting dell’American Academy of Neurology, che avrà luogo a Philadelphia tra il 26 Aprile e il 3 Maggio 2014.
Lo scopo degli studiosi italiani non è soltanto migliorare le prestazioni di soggetti sani ma anche favorire il recupero della manualità da parte di pazienti affetti da patologie neurologiche.
Per comprendere in che modo la visione dei filmati influisse sulle abilità motorie, sono stati reclutati 36 individui sani destrimani, che hanno svolto, nell’arco di 10 giorni, 10 sessioni di training motorio.
I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: i membri del primo assistevano a dei video nei quali venivano mostrate le azioni da compiere successivamente (azioni molto semplici, come usare delle posate, piantare dei chiodi o tagliare della carta con le forbici); i membri del secondo gruppo, invece, visionavano filmati neutri (che rappresentavano dei paesaggi) e poi venivano chiamati a eseguire le semplici azioni prestabilite.
Inoltre, i partecipanti sono stati sottoposti a una risonanza magnetica sia prima di effettuare la serie di sessioni di allenamento sia alla fine dei 10 giorni di training. Le immagini acquisite tramite RNM hanno evidenziato in tutti e 36 i soggetti delle variazioni di volume in diverse aree del cervello associate al training motorio. Tali variazioni erano associabili al miglioramento delle prestazioni rilevato in tutti i soggetti. Tuttavia, chi faceva parte del gruppo che aveva visionato i video istruttivi faceva registrare un potenziamento notevolmente superiore delle performance manuali rispetto al gruppo di controllo.
“Anche da adulto, il nostro cervello è in grado di apprendere abilità motorie grazie alla visione di filmati che presentano le attività da svolgere”, commenta il dottor Paolo Preziosa, uno degli autori dello studio.
A partire dai soddisfacenti risultati ottenuti dalla ricerca, che verranno perfezionati da ulteriori studi, sarà possibile mettere a punto innovative strategie neuro-riabilitative per le persone affette da disabilità.
“La ricerca suggerisce che in soggetti sani, anche se adulti, è possibile indurre modifiche strutturali dell’encefalo con la semplice visione di filmati ad hoc e che tali modifiche si associano all’apprendimento e al miglioramento delle performance”, conclude il professor Filippi. “Questi risultati potranno contribuire a sviluppare nuove strategie riabilitative in pazienti con deficit neurologici al fine di migliorare i fenomeni di recupero e di plasticità cerebrale a seguito di un danno acuto o cronico del sistema nervoso centrale”.
di Giuseppe Iorio