Quando si parla di Sindrome Premestruale, ci si riferisce a quella serie di sintomi di natura fisica e psicologica che fanno la loro comparsa alcuni giorni prima delle mestruazioni.
Questa sindrome colpisce circa il 40% (ma, secondo alcune stime, si arriverebbe fino al 70%) delle donne in età fertile, in particolare nella fascia di età compresa tra i 30 e i 40 anni.
Sindrome Premestruale: Cause
Le cause della sindrome premestruale vanno ricercate negli squilibri ormonali che si verificano nei giorni immediatamente precedenti il ciclo: da un lato, l’aumento della produzione di estrogeni e, dall’altro, un calo dei livelli di serotonina e di endorfine, calo che provoca effetti negativi sull’umore.
Sindrome Premestruale: Sintomi
I sintomi, che si presentano con intensità variabile a seconda dei casi, possono essere distinti in due categorie: sintomi fisici e sintomi psicologici.
Tra i sintomi fisici vanno annoverati dolore e gonfiore al seno, dolori muscolari, gonfiore agli arti e all’addome, cefalea, momentaneo aumento di peso causato dalla ritenzione idrica, stipsi, acne e altre eruzioni cutanee.
I sintomi psicologici prevedono irritabilità, tristezza, ansia, insonnia, crisi di pianto, repentini sbalzi di umore e difficoltà di concentrazione. In alcune donne, possono presentarsi anche attacchi di fame improvvisi, spesso caratterizzati da desiderio di cibi dolci.
Quando i sintomi di natura psicologica sono tali da influenzare negativamente la vita relazionale e professionale della paziente, si parla di disturbo disforico premestruale.
Di solito, la sintomatologia scompare con l’arrivo del ciclo mestruale.
Sindrome Premestruale: Terapia
Dal punto di vista farmacologico, i sintomi possono essere contrastati con antinfiammatori non steroidei (FANS) per i dolori addominali, la cefalea, i crampi e la tensione mammaria e con diuretici per diminuire l’accumulo di liquidi ed evitare l’aumento di peso.
L’uso di contraccettivi orali può bloccare l’ovulazione e favorire la stabilizzazione dei livelli ormonali.
In alcuni casi, possono essere prescritti anche farmaci antidepressivi o ansiolitici.
Particolarmente indicata, poi, risulta l’assunzione di integratori di vitamine del gruppo B, di magnesio e di calcio.
Tra i rimedi fitoterapici capaci di alleviare i sintomi della sindrome premestruale, si possono segnalare la verbena, la rodiola, la passiflora e l’agnocasto.
Sindrome Premestruale: Alimentazione
Anche una corretta alimentazione può risultare utile nel ridurre i sintomi della sindrome. A tal proposito, bisogna limitare il consumo di latte e derivati del latte, di cibi in scatola, di caffè, tè, alcolici e bibite gassate. Attenzione anche al sale, che va consumato con moderazione perché favorisce la ritenzione idrica.
È necessario, invece, incrementare il consumo di frutta, verdura, cereali, legumi (soprattutto soia, ricca di fitoestrogeni che favoriscono il riequilibrio ormonale) e pesce. Inoltre, occorre bere molta acqua, così da eliminare le tossine che si accumulano nell’organismo e contrastare la ritenzione idrica.
di Giuseppe Iorio