Se si parla di memoria, gli uomini sembrano avere maggiori difficoltà rispetto al gentil sesso. La curiosa notizia arriva dalla Norvegia, più specificatamente dalla Norwegian University of Science and Technology (NTNU), con sede a Trondheim, ed è stata pubblicata sulle pagine della rivista scientifica “BMC Psychology”.
Il professor Jostein Holmen e i suoi collaboratori hanno lavorato su un campione molto vasto, composto da oltre 48 mila persone che hanno risposto a dei questionari tesi a verificare se i partecipanti avessero problemi a ricordare nomi, date e dettagli precisi di conversazioni avute nel recente passato.
Analizzando i questionari, è emerso che la memoria delle donne risultava sensibilmente più limpida. Relativamente al ricordo dei nomi, la differenza tra i due sessi si è rivelata visibile ma non così netta: problemi di memoria per l’89,7% degli uomini e per l’86,5% delle donne.
Un divario più netto si è invece registrato in merito al ricordo delle date, come compleanni, anniversari e ricorrenze varie. In questo caso, le difficoltà riguardavano il 79,4% degli uomini contro il 64,7% delle donne.
“È stato sorprendente constatare che gli uomini dimenticano più delle donne e che tendano a dimenticare allo stesso modo a 30 anni come a 60”, afferma il professor Holmen, che tiene a sottolineare come un fatto del genere non fosse mai stato documentato prima.
Lo studio ha confermato, inoltre, che le persone con un grado di istruzione più elevato hanno minori problemi di memoria rispetto a quelle con titoli di studio più bassi e che ansia e depressione incidono negativamente sulle doti mnemoniche di chi ne è affetto. Queste ultime due considerazioni valgono allo stesso modo per gli uomini e per le donne.
I ricercatori norvegesi, dopo aver tradotto in dati numerici il materiale ricavato dai questionari, si sono naturalmente domandati quali meccanismi specifici potessero determinare risultati così anomali, ma senza essere in grado di trovare una risposta soddisfacente.
“Abbiamo riflettuto molto sulle ragioni che determinano problemi di memoria più marcati negli uomini rispetto alle donne, ma non siamo riusciti a trovare una spiegazione valida. Questo punto rimane ancora un mistero irrisolto”, afferma il dottor Holmen.
Gli studiosi hanno osservato che i problemi di memoria iniziano ad accelerare rapidamente nei soggetti di età compresa tra i 60 e 70 anni. Uno degli aspetti che la ricerca intendeva esaminare era rappresentato dalla possibilità che i problemi di memoria in giovane età incrementassero il rischio di sviluppare una forma di demenza.
A tal proposito, il professor Holmen sostiene che, anche in base alla propria esperienza personale, le difficoltà nel ricordare date e nomi sin da giovani non dovrebbero avere correlazioni con il futuro sviluppo di demenza.
di Giuseppe Iorio