Meno testosterone, coppia più salda

Quando sentiamo parlare di “testosterone”, pensiamo immediatamente all’ormone che, negli uomini, regola la libido e la potenza sessuale. Forse, però, non tutti sanno che tale ormone è presente anche nell’organismo delle donne, con diverse funzioni, tra le quali, appunto, quella di intensificare il desiderio sessuale e aumentare la risposta vascolare agli stimoli sessuali.
Considerate queste premesse, si potrebbe ipotizzare che le persone in cui viene rilevata una quantità di testosterone più alta siano quelle con una vita di coppia più appagante e duratura. Tuttavia, l’affermazione pare opinabile, almeno parzialmente, nel senso che alti valori di testosterone sembrano essere rilevanti nella fase iniziale di una relazione, finendo però per incidere negativamente sulla qualità del rapporto di coppia nel lungo termine.


La notizia giunge dalle pagine della rivista “Hormones and Behavior”, sulla quale è stata pubblicata una ricerca realizzata dagli esperti dell’Università del Michigan e coordinata dal professor Robin Edelstein, docente di psicologia. Lo studio ha visto la partecipazione di 39 coppie, formate da uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Le coppie prese in esame avevano relazioni che duravano dai 2 mesi ai 7 anni (alcune coppie erano anche sposate e avevano figli).
Nella prima fase dello studio, i partecipanti hanno dovuto rispondere a un questionario contenente domande sul proprio grado di soddisfazione rispetto al rapporto con il proprio partner e sull’impegno profuso per renderlo quanto più duraturo possibile. Successivamente, dai soggetti è stata prelevata della saliva per misurare i livelli di testosterone di ciascuno dei partecipanti.

Analizzando il materiale raccolto, il professor Edelstein e i suoi collaboratori hanno rilevato l’effettiva presenza di una correlazione tra livelli di testosterone e qualità della vita di coppia. Ma, come si accennava sopra, il rapporto tra i valori di questo ormone e la soddisfazione nei rapporti sentimentali non corrisponde a quanto il senso comune darebbe per scontato.

Difatti, stando alle conclusioni dei ricercatori, gli uomini e le donne che affermavano di essere maggiormente soddisfatti dal rapporto con il partner erano proprio coloro nei quali venivano registrati livelli di testosterone più bassi.
A giudicare la propria relazione meno appagante erano, invece, sia le persone con livelli di testosterone più alti sia quelle i cui partner presentavano elevati livelli di questo ormone.


Se le cose stessero come sostengono i ricercatori dell’Università del Michigan, dovremmo desumerne che le coppie molto passionali tendono a essere unite anzitutto dalla propria intesa sessuale. Un fattore che, inevitabilmente, con il tempo è destinato a spegnersi. Quelle meno “bollenti”, invece, basano le fondamenta del proprio rapporto su elementi meno effimeri e capaci di assicurare alla relazione una durata superiore.

Conclusioni che, in un certo senso, sono assimilabili a quelle fornite da uno studio realizzato lo scorso anno sulla maggiore solidità delle relazioni a distanza rispetto a quelle in cui i due partner si vedono quotidianamente.

di Giuseppe Iorio



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