Spendere soldi nel modo giusto aiuta a sentirsi più sereni

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Come spendere al meglio il proprio denaro? Una domanda alla quale è difficile dare risposte definitive, perché ciascuno fornirebbe la propria versione dei fatti di fronte a un quesito del genere.
Uno psicologo americano, Ryan Howell, professore associato di Psicologia presso la San Francisco State University, in California, ha pensato di realizzare una ricerca su questo tema, per tentare di capire quali tipologie di acquisti risultino più appaganti. L’indagine, a cui hanno partecipato oltre 10 mila persone, si è svolta online: iscrivendosi presso un sito, gli utenti avevano accesso a un questionario da compilare.
Successivamente, il professor Howell e i suoi collaboratori hanno analizzato il materiale raccolto e le loro considerazioni sono state pubblicate sulle pagine della rivista “Journal of Positive Psychology”.


Di fatto, secondo il team di esperti, coloro che investono i propri soldi in acquisti definiti “esperienziali” sembrano essere più soddisfatti rispetto alle persone che spendono per comprare dei beni materiali.
In altre parole, a detta degli studiosi americani, è preferibile acquistare un biglietto per andare a teatro, concedersi un fine settimana fuori città, viaggiare per andare alla scoperta di posti nuovi o, ancora, trascorrere qualche giorno in un centro benessere piuttosto che comprare un televisore LCD da 46 pollici, un nuovo smartphone, un abito o un paio di scarpe.

Il denaro investito nell’acquisto di esperienze risulta più gratificante perché il godimento che se ne trae è più durevole: i ricordi legati alla visione di un’opera teatrale di Shakespeare o a una settimana trascorsa a Praga restano a lungo nelle mente, mentre i beni materiali danno una certa soddisfazione nell’immediato che, però, va progressivamente a scemare nel tempo.

Tuttavia, le conclusioni cui sono giunti il professor Howell e i suoi collaboratori non sembrano in linea con i comportamenti prevalenti in fatto di acquisti, dato che associare un valore economico a un bene materiale è più semplice di quanto non sia farlo quando si tratta di un’esperienza di vita.
Il punto è che tendiamo a sottostimare il valore monetario delle esperienze”, spiega lo psicologo americano, “e continuiamo a pensare che gli oggetti hanno più valore di un ricordo”.


La ricerca condotta da Howell precisa anche altro: a investire il proprio denaro in viaggi, spettacoli ed eventi sono gli individui dotati di una personalità più estroversa e coloro che mettono in conto anche un certo fattore di rischio. Difatti, l’acquisto esperienziale potrebbe non rispondere alle aspettative nutrite (per esemplificare, lo spettacolo potrebbe non essere di nostro gradimento, la vacanza potrebbe riservare qualche imprevisto) e, in quel caso, a differenza di quanto avviene con un bene materiale, non sarebbe possibile ottenere rimborsi o sostituzioni.

In conclusione, lo psicologo americano e i suoi collaboratori sono convinti che le nostre scelte come consumatori siano capaci di influire in modo significativo sul nostro benessere e che, modificando le proprie abitudini, sia possibile sentirsi più sereni, appagati, felici.

di Giuseppe Iorio



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