Che il cammino fosse un’attività estremamente benefica per il nostro stato di salute, era cosa già nota da tempo, e decine di ricerche stanno lì a dimostrarlo. Ma che vi fosse una connessione tra movimento e creatività, la scienza non lo aveva ancora stabilito (anche se immaginiamo che molti di voi si siano accorti che, quando si cammina, i pensieri sembrano scorrere più fluidi).
Ora, invece, grazie a uno studio realizzato dai ricercatori della Stanford University (California), pubblicato sul “Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory and Cognition” e coordinato dalla dottoressa Marily Oppezzo e dal dottor Daniel Schwartz, abbiamo evidenze scientifiche degli stimoli alla creatività offerti dal cammino.
Gli esperimenti, che hanno coinvolto un totale di 176 persone, prevedevano test per sondare la creatività dei partecipanti sia da seduti che camminando.
Ad esempio, i soggetti erano chiamati a trovare un uso innovativo per un oggetto ordinario, oppure a trovare un legame all’interno di gruppi di tre parole.
I partecipanti hanno svolto un primo test seduti accanto a una scrivania. Successivamente, sono stati sottoposti a una nuova prova, stavolta mentre camminavano su un tapis roulant, di fronte a un muro bianco. A quanto riportano gli esperti della Stanford University, le risposte dei soggetti sono risultate decisamente più creative quando venivano fornite mentre camminavano.
Un secondo esperimento è stato poi condotto all’aperto. Difatti, come spiega la dottoressa Oppezzo, “la maggior parte delle persone immagina che camminare all’aperto sia la scelta migliore per stimolare la creatività”.
Così, i ricercatori hanno sottoposto altri volontari agli stessi test, ma all’esterno del campus dell’ateneo californiano. Anche in questo caso, a risultare dotate di maggior inventiva erano le risposte fornite mentre si passeggiava e non quelle date da seduti all’esterno del campus.
La dottoressa Oppezzo sottolinea che non si sono però rilevate differenze di stimoli creativi tra la passeggiata all’aperto e il cammino sul tapis roulant. “Sembra davvero che l’importante sia camminare”, spiega la studiosa, a prescindere, dunque, dall’ambiente.
Quanto ai motivi alla base del fenomeno, i ricercatori non sono giunti a conclusioni certe, tuttavia ipotizzano che, quando si cammina, si possano innescare dei cambiamenti fisiologici che influiscono positivamente sull’immaginazione.
di Giuseppe Iorio