Le conseguenze negative del fumo sulla nostra salute sono ormai note a tutti. Ma, nel caso vogliate dare una rinfrescata alla memoria, potete leggere in questo nostro articolo una lista parziale di tutte le malattie associate alle sigarette.
Quando si parla di danni provocati dalle sigarette, la prima patologia che viene in mente è il cancro ai polmoni. E proprio sul rapporto tra il fumo e questa tipologia di tumore ha indagato uno studio realizzato dai ricercatori del National Cancer Institute, con sede a Bethesda, nel Maryland (Stati Uniti), coordinato dalla dottoressa Fangyi Gu e pubblicato sulla rivista “Journal of the National Cancer Institute”.
Quale novità giunge dalla ricerca appena citata? Secondo quanto appurato dagli esperti, uno dei fattori che incide sul rischio di sviluppare un cancro ai polmoni è il tempo che intercorre tra il risveglio e il momento in cui si accende la prima sigaretta della giornata.
Per arrivare a queste conclusioni, gli scienziati hanno utilizzato dati raccolti da due studi precedenti, ossia la ricerca “Environment and Genetics in Lung Cancer Etiology”, (EAGLE), realizzata su 3249 fumatori ed ex fumatori italiani, e l’indagine statunitense “Prostate, Lung, Colorectal and Ovarian Cancer”, (PLCO).
Ai partecipanti allo studio EAGLE era stato chiesto di riempire un questionario contente domande relative alla propria storia di fumatori. Tra i vari quesiti presenti, uno richiedeva ai soggetti di specificare quanto tempo passasse, in media, tra il risveglio e la prima sigaretta della giornata, con quattro opzioni disponibili, ossia “5 minuti o meno”, “tra i 6 e i 30 minuti”, “tra i 31 e 60 minuti”, “più di 60 minuti”.
Analizzando i dati ricavati da questo specifico quesito, la dottoressa Fangyi Gu e i suoi collaboratori hanno scoperto che il rischio di ammalarsi di tumore ai polmoni era sensibilmente più accentuato per le persone che aspiravano le prime boccate di fumo meno di un’ora dopo il risveglio.
Peraltro, secondo quanto riportato dagli autori dello studio, l’aumento del rischio connesso al fattore “momento della prima sigaretta” sembrerebbe indipendente dal numero di bionde fumate nel corso della giornata. Anzi, questo fattore parrebbe incidere in modo più netto sul rischio di sviluppare un cancro ai polmoni tra i fumatori leggeri piuttosto che tra quelli pesanti.
Gli studiosi americani ritengono che le loro conclusioni necessitino di ulteriori approfondimenti e screening per avere conferme sperimentali. Tuttavia, quanto già emerso dalle loro indagini dovrebbe indurre i fumatori che non riescono ad abbandonare questa cattiva abitudine a fare il possibile per evitare di accendere la prima sigaretta subito dopo essersi svegliati, cercando di fissare l’appuntamento con la prima boccata di fumo della giornata a non prima di un’ora dal momento in cui ci si ridesta dopo il riposo notturno.
di Giuseppe Iorio