Con l’espressione “Incontinenza Urinaria” si indica l’incapacità di controllare la minzione, che determina una perdita di urina involontaria, la cui entità – da lieve a severa – varia a seconda dei casi. Secondo recenti stime, questo disturbo colpisce il 7% circa della popolazione italiana, più di 4 milioni di persone, 3 milioni dei quali sono rappresentati da donne.
Oltre a interessare, come appena evidenziato, molto più di frequente le donne rispetto agli uomini, la diffusione dell’incontinenza urinaria cresce proporzionalmente con l’aumentare dell’età, quindi a soffrirne maggiormente sono i soggetti più anziani.
Incontinenza Urinaria: Cause
L’incapacità di controllare la fuoriuscita di urina può essere dovuta a svariati fattori. Nelle donne, il disturbo è collegato soprattutto alla gravidanza e al parto, che determinano un indebolimento dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico. Negli uomini, invece, l’incontinenza urinaria è causata molto spesso dall’ingrossamento della prostata.
A favorire l’insorgenza del disturbo o a renderlo più grave sono anche le infezioni urinarie o vaginali, la stitichezza cronica, l’azione di alcuni farmaci (come antidepressivi, benzodiazepine, diuretici, lassativi, antistaminici), il fumo e l’abuso di alcolici o di bevande contenenti caffeina.
Incontinenza Urinaria: Tipologie e Sintomi
Questo disturbo può presentarsi in diverse forme. Le principali sono l’incontinenza urinaria da sforzo, che indica la fuoriuscita di piccole quantità di urina quando il soggetto solleva oggetti pesanti, tossisce, starnutisce, ride oppure pratica dell’attività fisica; l’incontinenza urinaria da urgenza, contraddistinta da un intenso e improvviso bisogno di urinare accompagnato dall’incapacità di controllare la vescica, che determina una perdita di urina prima di poter raggiungere il bagno; l’incontinenza urinaria mista, che rappresenta una combinazione delle due forme del disturbo appena descritte.
Tra le altre tipologie di incontinenza urinaria, ricordiamo quella da rigurgito, che si presenta quando la vescica non si svuota completamente a causa di un’ostruzione e che provoca un continuo sgocciolio dell’urina in eccesso, quella strutturale, dovuta a problemi congeniti, e quella funzionale, che colpisce gli individui affetti da una forma di disabilità mentale o fisica i quali, pur in presenza di un sistema urinario intatto, non riescono a urinare correttamente.
Incontinenza Urinaria: Diagnosi
Oltre a un’attenta anamnesi e a un approfondito esame obiettivo, vengono eseguite analisi ematochimiche ed esami delle urine, allo scopo di verificare la presenza di infezioni, di calcoli renali o di altri fattori alla base del disturbo. Per ulteriori indagini, possono essere eseguiti esami urodinamici per misurare la pressione all’interno della vescica e l’entità del flusso urinario.
Incontinenza Urinaria: Terapia
Sono varie le terapie che consentono di curare l’incontinenza urinaria. Dal punto di vista farmacologico, possono essere somministrati medicinali che consentono di distendere la vescica e di contrarre o rilassare lo sfintere.
La chirurgia, cui si fa generalmente ricorso quando gli altri trattamenti non hanno risolto il problema, propone varie modalità d’intervento, la maggior parte delle quali con lo scopo di riposizionare l’uretra e il collo della vescica nelle rispettive posizioni anatomicamente corrette.
Praticare con costanza dell’attività fisica può contribuire a migliorare la funzione vescicale. Esistono poi esercizi fisici specifici da eseguire per rinforzare la muscolatura pelvica. Tali esercizi risultano particolarmente utili nei casi di incontinenza urinaria da sforzo.
Inoltre, sono disponibili in commercio degli ausili per venire incontro ai problemi pratici che si presentano ai soggetti colpiti da incontinenza urinaria. Si tratta di prodotti come gli assorbenti, leggeri e poco ingombranti, la biancheria intima monouso, dotata di alti livelli di assorbimento, e i cateteri.
di Giuseppe Iorio