A causa del suo elevato potere calorico, la frutta secca viene solitamente considerata un alimento non particolarmente indicato per le persone che intendono perdere peso. In realtà, come stabilito, ad esempio, da uno studio che ha analizzato gli effetti del consumo di mandorle sulla linea, la frutta secca può rappresentare una scelte dietetica sana e utile per dimagrire.
Questo discorso vale anche per le prugne secche, cibo che, secondo una ricerca presentata al 21°Congresso Europeo sull’Obesità, svoltosi di recente a Sofia, favorisce il dimagrimento e incrementa il senso di sazietà, con effetti positivi sul girovita e sul peso.
Lo studio in questione è stato realizzato dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Psicologiche dell’Università di Liverpool, sotto la supervisione del professor Jason Halford e del dottor Jo Harrold. I due studiosi, insieme ai loro collaboratori, hanno coinvolto nei test 74 donne e 26 uomini con età media di 43 anni, scelti tra gli individui sovrappeso oppure obesi che seguivano abitualmente un’alimentazione povera di fibre.
I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi, e a ciascun gruppo è stata fatta seguire, per 12 settimane, una dieta specifica: i membri del primo gruppo hanno mangiato prugne secche tutti i giorni (nel dettaglio, le donne ne hanno consumati 140 grammi al giorno e gli uomini 171 grammi), mentre l’alimentazione dei partecipanti inclusi nel secondo gruppo è stata integrata con degli spuntini salutari, ideali per perdere peso.
Al termine delle 12 settimane, gli esperti britannici hanno rilevato come i membri di entrambi i gruppi avessero ottenuto effetti positivi su girovita e peso. Tuttavia, mentre coloro che avevano consumato prugne quotidianamente facevano registrare una diminuzione del peso pari a 2 kg e del girovita pari a 2,5 cm, i soggetti del gruppo di controllo avevano invece perso 1,5 kg e 1,7 cm di girovita.
Le differenze nella perdita di peso tra i due gruppi, già emerse nel corso delle prime 8 settimane, sono diventate più marcate nelle ultime 4 settimane della fase sperimentale. Inoltre, a dispetto del consistente apporto di prugne secche in persone che non erano abituate a consumare grosse quantità di fibre, l’alimento è stato tollerato molto bene.
“Questi sono i primi dati”, commenta il dottor Harrold, “che dimostrano la presenza di una perdita di peso e l’assenza di effetti collaterali associati al consumo di prugne nell’ambito di una dieta per tenere sotto controllo il peso. Mangiare prugne può apportare benefici nel lungo termine, aiutando le persone a dieta a contrastare l’appetito e a sentirsi più sazie, compito difficile quando si cerca di conservare il calo ponderale già ottenuto”.
di Giuseppe Iorio