Vivere con un animale domestico attenua ansia e stress

Gli animali domestici hanno potere terapeutico, come dimostrato dalla diffusione crescente della “pet therapy”, una forma di terapia utilizzata per aiutare persone affette da disabilità di natura fisica o psichica.
Questa capacità degli animali di apportare benefici agli esseri umani con i quali entrano in relazione emerge in modo molto netto anche da una recentissima indagine effettuata da Iri Information Resources e riportata nel Rapporto Assalco-Zoomark 2014.
Per realizzare la ricerca, sono stati intervistati circa 500 italiani che possiedono animali domestici, in particolare cani e gatti. Oltre il 90% dei partecipanti considera il proprio cane o il proprio gatto come l’elemento chiave per tenere unita la famiglia e attenuare tensioni e litigi, un supporto indispensabile nei momenti più complicati, un essere vivente che trasmette serenità e buonumore, alleviando l’ansia e lo stress che derivano dai lunghi anni di crisi economica che stiamo attraversando.


Cani e gatti rappresentano, secondo chi se ne prenda cura ogni giorno, dei compagni ideali per i bambini e per gli anziani. Difatti, l’88% degli intervistati suggerirebbe a una famiglia con bambini di adottare un cucciolo, nella convinzione che gli amici a quattro zampe possano aiutare i più piccini a sviluppare le proprie capacità di socializzazione e a comprendere il valore del rispetto e il senso di responsabilità.
La percentuale dei soggetti intervistati che ritengono i cani e gatti perfetti per i più anziani sale addirittura al 97%, e le ragioni di tale persuasione stanno nel fatto che un animale domestico può stimolare la voglia di mantenersi attivi sia sul piano psichico che su quello fisico.

“I pet sono ormai veri e propri membri della famiglia”, afferma Luigi Schiappapietra, presidente di Assalco, “e per chi ha il piacere di vivere insieme a loro diventa impensabile rinunciare a un affetto così profondo. E’ anche per questo motivo che gli italiani cercano sempre più spesso di portare con loro il pet, ovunque vadano. Le istituzioni si stanno muovendo in questo senso, permettendo l’accesso agli animali in un numero sempre maggiore di luoghi, come gli ospedali o gli uffici”.


Il Rapporto Assalco-Zoomark, inoltre, mette in risalto la propensione verso i gatti da parte dei single e quella verso i cani da parte delle famiglie con figli. L’animale domestico preferito da chi vive da solo, infatti, è il gatto (quando un single ha un animale domestico in casa, nel 65% dei casi è un felino), mentre i cani sono decisamente meno presenti nelle abitazioni dei single (22% dei casi), con una presenza più corposa nelle case delle persone sposate con figli (33% dei casi).
Infine, l’indagine rileva anche l’ammontare mensile delle spese per le esigenze alimentari, sanitarie e igieniche degli animali domestici: oltre la metà del campione (52.1%) spende meno di 30 euro al mese, poco meno di un terzo degli intervistati (il 32.8%) dichiara di affrontare una spesa non superiore ai 50 euro, il 10.9% arriva fino a 100 euro e solo il 2.1% del campione spende fino a 200 euro mensili per il proprio pet.

di Giuseppe Iorio



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