I bambini che vivono con genitori single sono maggiormente esposti al rischio di essere obesi oppure sovrappeso. Lo rileva un’indagine realizzata dall’Australian Institute of Health and Welfare. Difatti, secondo i dati forniti dagli esperti australiani, oltre un terzo (il 35%, per la precisione) dei bambini che vivono con un solo genitore vede l’ago della bilancia superare i limiti che decretano il proprio peso forma. Quando, invece, i bambini vivono in una famiglia composta da una coppia di genitori, l’obesità o il sovrappeso risultano fenomeni più contenuti, interessando il 24% del campione.
A detta degli autori dello studio, le ragioni di questi dati sono da ricercarsi, anzitutto, nel fatto che, di solito, i genitori single possono contare su un reddito non particolarmente elevato, evenienza che rende meno frequente la partecipazione dei bambini a delle attività sportive organizzate. Proprio per questo, a prescindere dal fatto che il bambino venga accudito da un solo genitore o da entrambi, l’obesità e il sovrappeso sono più diffusi nei ragazzi che provengono da contesti socialmente svantaggiati e da famiglie a basso reddito.
Inoltre, all’origine dei chili extra c’è, com’è facile intuire, anche la minore attenzione da parte dei genitori alla dieta seguita dai figli, molto spesso poco sana ed equilibrata.
Gli studiosi australiani hanno anche concluso che i problemi di obesità sono maggiormente diffusi tra le bambine rispetto ai pari età di sesso maschile, e che, tra i bambini obesi all’età di 9 anni, uno su quattro lo sarà anche quando compirà i 14 anni.
Per quanto riguarda dati più generali sull’obesità infantile, le stime fornite dall’International Obesity Task Force valutano che i bambini obesi o sovrappeso siano ben 155 milioni in tutto il mondo.
Nel nostro continente, si contano 400 mila bambini in sovrappeso e 85 mila obesi, mentre in Italia più di un bambino su tre (35,7%) con età compresa tra i 6 e i 10 anni ha un peso superiore a quello forma.
di Giuseppe Iorio