Trascorrere molte ore davanti a uno schermo, quello del computer oppure quello del televisore, aumenta il rischio di sviluppare la Sindrome dell’occhio secco.
La conferma arriva da uno studio realizzato dalla School of Medicine dell’Università di Tokyo, con la supervisione del dottor Yuichi Uchino, e pubblicato sulle pagine della rivista “JAMA Ophthalmology”.
La sindrome dell’occhio secco, la cui incidenza è aumentata notevolmente nel corso degli ultimi anni, è un disturbo che determina un’alterazione qualitativa o quantitativa delle lacrime che contribuiscono a mantenere umida e a proteggere la superficie oculare a contatto con l’esterno.
L’alterazione del film lacrimale si manifesta con diversi sintomi, come bruciore e dolore agli occhi, difficoltà nel riaprire le palpebre al risveglio, sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, fotofobia e annebbiamento della vista.
Gli studiosi giapponesi hanno coinvolto nella ricerca 96 volontari le cui mansioni professionali li costringevano a restare accanto a un computer per svariate ore al giorno. In questo modo, gli esperti hanno potuto osservare che il 7% degli uomini e il 14% delle donne manifestavano sintomi tipici della sindrome dell’occhio secco, quali bruciore agli occhi e vista annebbiata.
I ricercatori hanno misurato i livelli di una specifica proteina denominata “MUC5AC” e dotata di azione lubrificante per gli occhi. In questo modo, gli esperti hanno appurato come coloro che trascorrevano più 7 ore al giorno incollati al monitor del proprio pc facessero registrare un livello di MUC5AC sensibilmente inferiore (il 38,5% in meno) rispetto a quanti utilizzavano il computer per meno di 5 ore al giorno.
Le ragioni di questi dati, spiegano gli studiosi, dipendono dal fatto che, quando si sta davanti a uno schermo, si tende a tenere gli occhi più aperti e a sbattere le palpebre con minor frequenza, il che contribuisce ad accelerare l’evaporazione delle lacrime, lasciando gli occhi secchi.
Come sottolinea il dottor Uchino, il primo passo da compiere nella terapia della sindrome dell’occhio secco consiste nell’utilizzare delle lacrime artificiali, disponibili in commercio sotto forma di colliri, pomate e gel. Questi prodotti, infatti, contribuiscono a lubrificare la superficie oculare e ad aumentare la stabilità lacrimale, riducendo così i sintomi del disturbo.
di Giuseppe Iorio