Consigli per le escursioni in montagna

Attività Fisica

Le montagne sono sempre generose. Regalano albe e tramonti irripetibili; il silenzio è rotto solo dai suoni della natura che lo rendono ancora più vivo”. Le parole dello scrittore giramondo Tiziano Terzani veicolano in maniera molto espressiva le sensazioni di placidità e quiete che gli alberi, i boschi, i panorami che si scorgono dalla vetta di un monte possono offrire. Ma, accanto all’indiscutibile fascino dei nuovi orizzonti che si dischiudono ogni volta che si raggiunge la cima di una montagna, vi sono anche insidie che bisogna prendere attentamente in considerazione quando si decide di programmare una gita in quota, pena il rischio di incappare in qualche spiacevole infortunio.

Dunque, è fondamentale osservare alcune semplici regole che vi consentiranno di godere della vostra escursione con maggior sicurezza, riducendo al massimo il rischio di traumi e malesseri, pericoli particolarmente consistenti per coloro che non hanno molta dimestichezza con il trekking.


Le zone del corpo più esposte a infiammazioni e dolori sono le ginocchia e la schiena. Difatti, le ginocchia devono sostenere il peso del corpo, in special modo nella fase di discesa, con la conseguenza che le infiammazioni della cartilagine sotto la rotula e dei tendini costituiscono un incidente di percorso piuttosto frequente nei soggetti poco abituati a praticare attività fisica.
Anche la schiena è sottoposta al carico del peso corporeo, sia nella fase di salita che in quella di discesa. In questo caso, il disturbo più comune per l’escursionista alle prime armi è costituito dal manifestarsi della lombalgia.
Pertanto, nel caso si avvertano dolori alla schiena o alle ginocchia, è opportuno fermarsi, in quanto continuare a camminare peggiora la situazione. Raggiungete, dunque, il punto di ristoro più vicino a voi per riposare qualche ora, applicate sulla zona dolorante del ghiaccio e assumete un antinfiammatorio.

Sebbene un’escursione in montagna non richieda doti fisiche particolari, si tratta pur sempre di un’attività sportiva. Quindi, prima di inoltrarvi attraverso sentieri montani, cercate di valutare con attenzione la vostra condizione fisica e iniziate con degli obiettivi semplici, con percorsi che non prevedono particolari difficoltà e che abbiano tempi di percorrenza più ridotti. Quando, poi, avrete accumulato esperienza e resistenza fisica, potrete mettervi alla prova con sentieri più difficili.

Cercate di trovare il ritmo adatto al vostro passo, senza sforzarvi troppo, perché rischiereste di trovarvi presto a corto di fiato e con le gambe stanche. Se iniziate ad avvertire la fatica, fermatevi per tutto il tempo che vi occorre e iniziate a inspirare ed espirare lentamente, così da ossigenare il sangue.

Per quanto appena detto, un altro degli elementi essenziali da analizzare con accuratezza prima di programmare la vostra escursione è il percorso per il quale opterete. Procuratevi una carta topografica che indichi i sentieri presenti nella zona in cui vi trovate e che ne evidenzi il grado di difficoltà, il tempo di percorrenza previsto, il dislivello, la presenza di rifugi ecc.
Oltre ai dettagli del percorso, è indispensabile anche consultare le previsioni del tempo. Fatelo il giorno precedente l’escursione o, ancor meglio, la mattina stessa, così da poter disporre di un quadro quanto più chiaro possibile circa l’evolversi delle condizioni meteorologiche. Tale precauzione è resa necessaria dal fatto che, qualora fosse prevista pioggia, il percorso prescelto potrebbe riservare insidie impreviste.


Veniamo ora al giusto equipaggiamento per affrontare la vostra escursione, partendo dalla scarpe. Quelle ideali sono le scarpe da trekking. In alternativa, vi suggeriamo scarpe comode e abbastanza alte, come quelle usate dai giocatori di basket, che possono contenere il malleolo e proteggere il collo del piede.
Anche le calze devono essere scelte con cura: optate per delle calze traspiranti, in modo tale da limitare la sudorazione ed evitare la possibile comparsa di vesciche, calli o funghi.

Opportuno, poi, procurarsi uno zaino da escursionismo, dato che si tratta di una tipologia di zaino realizzata in modo tale da consentire una corretta distribuzione dei pesi e rispettare gli equilibri dell’apparato muscolo-scheletrico. All’interno dello zaino, non devono mai mancare acqua e bevande isotoniche, indispensabili per reintegrare i sali minerali persi. Quanto al cibo, vanno bene panini, biscotti, frutta fresca o secca, cioccolato e qualche barretta energetica.
Inoltre, può sempre tornare utile un kit di primo soccorso, così da poter intervenire in caso di distorsioni, contusioni, contratture o altri lievi infortuni.

Infine, non dimenticate il rispetto dovuto alla natura. Basta un’azione molto semplice, che non richiede alcuno sforzo particolare: raccogliete i vostri rifiuti e portateli con voi a valle.

di Giuseppe Iorio



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