Vivendo in un mondo in cui il ruolo della tecnologia diventa sempre più invasivo, abitando in città in cui gli spazi verdi sono sempre più ridotti a causa dei processi di urbanizzazione selvaggia, il recupero del contatto con la natura non può che giovare al nostro benessere psicofisico, come pure alla nostra creatività, come testimoniato da varie ricerche.
L’ennesima conferma delle virtù terapeutiche derivanti da un rapporto più stretto tra l’essere umano e gli alberi, i fiori, l’erba, giunge da uno studio revisionale portato a termine dai ricercatori dell’Università di Exeter (Regno Unito) e pubblicato sulla rivista “Journal of the American Medical Directors Association”.
Lo studio in questione ha analizzato i risultati relativi a 17 ricerche precedenti, evidenziando come, nei pazienti che soffrono di declino cognitivo o demenza, il giardinaggio costituisca un’attività capace di favorire il relax dei soggetti, riducendo la loro ansia, diminuendo lo stress, favorendo la socializzazione e aumentando l’autostima.
I giardini, poi, si candidano a luoghi perfetti per gli incontri tra i pazienti e i loro visitatori, in quanto aiutano i primi a recuperare ricordi perduti, migliorandone dunque la memoria.
“C’è un crescente interesse”, sottolinea la dottoressa Rebecca Whear, “nel migliorare i sintomi di coloro che sono affetti da demenza senza l’uso di farmaci. Pensiamo che i giardini potrebbero recare molti benefici ai pazienti, fornendo loro una stimolazione sensoriale e un ambiente che produce ricordi. Gli spazi aperti non solo offrono l’opportunità di rasserenare gli animi in un ambiente rilassante, ma anche di ricordare le esperienze e le abitudini che hanno portato piacere in passato”.
L’ortoterapia consiste, appunto, in tutte quelle attività che hanno a che fare con quello che definiamo “il verde” (quindi giardinaggio, coltivazione di piante e ortaggi o anche la semplice cura di una pianta da appartamento) e non costituisce un’opzione terapeutica valida solo per pazienti affetti da demenza, ma si è rivelata efficace anche per tutti i soggetti con disabilità fisica oppure per le persone alle prese con svariate forme di disagio psichico, come depressione, ansia, stress.