Uno dei problemi più comuni tra le donne è la pancia gonfia. Le cause alla base di questo fastidioso disturbo possono essere molteplici. In primo luogo, il problema può derivare da una cattiva alimentazione, quando si mangiano cibi scadenti dal punto di vista nutrizionale, ricchi di grassi che l’organismo fatica ad assimilare, quando si bevono troppe bibite gassate o si ha l’abitudine di masticare molti chewing gum, che riempiono la pancia d’aria, oppure quando si consumano i pasti in modo molto frettoloso.
In alcuni casi, invece, l’origine del disturbo va ricercata in una forma di intolleranza alimentare verso un determinato cibo, che va individuato tramite un test ed eliminato dalla dieta.
Molto spesso, però, la pancia non si gonfia a causa degli alimenti ingeriti, bensì per colpa dello stress. Se si sta attraversando una fase complessa della propria vita, in cui si accumulano tensioni, conflitti, senso di frustrazione, il bersaglio organico principale è proprio l’addome, che diventa teso e gonfio.
Questo accade perché la nostra mente scarica lo stress sull’organismo in diversi modi, coinvolgendo anzitutto l’apparato digerente, fino a colpire il colon, che si irrita e provoca la comparsa del gonfiore addominale.
Se la pancia gonfia dipende da un sovraccarico di stress, occorre dunque cercare una soluzione in grado di alleviare il nostro disagio psichico, riducendo le tensioni che si agitano nella nostra mente e ritrovando la serenità perduta.
In casi simili, una prima opzione consiste nel far ricorso a delle tecniche di rilassamento, come lo yoga e la meditazione, discipline che apportano, come testimoniato da decine di ricerche scientifiche, consistenti benefici a livello psichico e fisico.
Una delle posizioni yoga più adatte per contrastare il gonfiore addominale è la cosiddetta “Pavanamuktasana” (nota anche come “Posizione embrionale”), che contribuisce a distendere la muscolatura della schiena e dell’addome e a migliorare le funzioni intestinali, consentendoci di scaricare i gas dall’organismo.
L’esercizio è molto semplice: distendetevi a pancia in su, con gli occhi chiusi, piegate le gambe e portatele al petto tenendole strette tra le braccia; restate in questa posizione per alcuni secondi, respirando in maniera lenta e profonda.
Altra tecnica che può aiutarci a tonificare l’addome sono i massaggi, che vanno eseguiti attorno all’ombelico. Massaggiate delicatamente la zona con 100 movimenti circolari in senso orario e altrettanti in senso antiorario. La respirazione è una componente fondamentale del massaggio, deve accompagnare i movimenti e contribuire a distendere il diaframma.
Infine, anche la fitoterapia può costituire un toccasana in caso di gonfiore addominale. Potete provare con prodotti a base di oli essenziali di menta, dotati di azione carminativa (cioè capaci di ridurre la produzione di gas).
Utilissimi, poi anche il finocchio, sotto forma di olio essenziale, capsule o decotto, che esercita una doppia azione, digestiva e antimeteorica; il carbone vegetale, sostanza che contribuisce in modo molto efficace ad assorbire i gas presenti nell’intestino; la valeriana, che allevia le tensioni nervose e lo stress, favorendo il sonno, e la camomilla, che oltre all’azione sedativa e rilassante, esercita anche un’attività spasmolitica, ossia favorisce il rilassamento della muscolatura della parete intestinale e dello stomaco, facilitando l’eliminazione dei gas presenti nell’intestino e riducendo il gonfiore addominale.
di Giuseppe Iorio