Camminare aiuta a stare meglio sia sul piano fisico che su quello psichico, come testimoniano numerose ricerche scientifiche che hanno stabilito come il cammino sia utile nella prevenzione di diverse patologie, in particolare diabete e malattie cardiovascolari, riduca i sintomi di ansia, stress e depressione e stimoli la creatività.
Inoltre, stando a quanto sostengono gli esperti del Macmillan Cancer Support, una delle maggiori organizzazioni britanniche a supporto dei malati di cancro e delle loro famiglie, e dell’associazione The Ramblers, che si occupa della tutela e dello sviluppo di percorsi e aree pedonali per i cittadini britannici, un cammino regolare contribuisce a ridurre i rischi di morte per cancro al seno e alla prostata nei pazienti colpiti da queste due forme di tumore.
Gli esperti delle due organizzazioni hanno infatti stimato che, camminando tutti i giorni per un chilometro e mezzo a una velocità di 5 km/h, le donne affette da carcinoma mammario vedono diminuire il rischio di morte del 40%, mentre gli uomini affetti da tumore alla prostata beneficiano di una riduzione del rischio che il tumore sia fatale quantificabile nel 30%.
“I vantaggi del cammino” afferma Benedict Southworth, Direttore generale dell’associazione Ramblers, “sono numerosi. È sempre più chiaro che percorrere regolarmente a piedi distanze anche brevi influisce sulle modalità di recupero di coloro che si trovano a convivere con il cancro o con altre gravi condizioni di salute”.
Oltre a ridurre la mortalità, il cammino, così come ogni altra forma di attività fisica moderata, giova ai pazienti affetti da tumore anche alleviando alcuni sintomi, come il gonfiore agli arti, l’aumento di peso, l’affaticamento e la compromissione della mobilità.
“Non possiamo continuare a chiudere gli occhi di fronte a una soluzione ovvia e molto semplice. L’attività sportiva è un farmaco meraviglioso e gli operatori sanitari dovrebbero prescrivere una forma di attività fisica, per esempio camminare, come una parte standard di recupero dal cancro”, commenta Ciaran Devane, chief executive del Macmillan Cancer Support.
di Giuseppe Iorio