Molte donne conoscono il fastidio, spesso insopportabile, causato dalla Cistite, un’infezione acuta della vescica urinaria, il più delle volte dovuta a contaminazioni batteriche. A soffrirne è, secondo le statistiche, almeno il 20% della popolazione femminile. La sintomatologia prevede dolore nella zona sovrapubica, necessità frequente di urinare e dolore durante la minzione. Nei casi più gravi si riscontrano anche perdite di sangue (cistite emorragica).
Il disturbo è spesso soggetto a recidive. Se la cistite comune ha tra le sue caratteristiche l’occasionalità, la cistite ricorrente tenderà a ripresentarsi anche più volte all’anno.
Che il problema sia una cistite comune o ricorrente, la cosa certa è che i soggetti predisposti saranno affetti da infezioni urinarie più volte nel corso della vita. La terapia consigliata è di natura antibiotica. Come nella maggior parte delle patologie, però, anche l’alimentazione può contribuire al buon esito della cura e, soprattutto, costituire un rimedio preventivo.
Una buona dieta contro la cistite prevede, innanzitutto, l’assunzione di almeno due litri di acqua al giorno. Una sufficiente idratazione, infatti, consente l’eliminazione dei batteri, la diluizione di urine esageratamente concentrate e un corretto funzionamento del colon. Una buona regolarità intestinale, favorita anche dall’apporto quotidiano di cibi ricchi di fibre, evita la proliferazione di batteri fecali, spesso causa delle infezioni urinarie.
Per contrastare la crescita dei batteri si consiglia, inoltre, di assumere alimenti acidificanti. L’acidificazione delle urine e, quindi, l’abbassamento del ph, riduce in modo significativo le possibilità dei batteri di attecchire sulle pareti della vescica.
In presenza di cistite, è opportuno seguire una dieta a base di carni (bianche o rosse), pesce, formaggi, uova, cereali e lenticchie. Il riso e la pasta integrale sono da preferire agli amidi raffinati. Come contorno, si consigliano delle verdure cotte al vapore. Tra queste, le più adatte sono le barbabietole, le carote, la lattuga e i pomodori.
La cistite può presentarsi anche in seguito a un regime alimentare troppo ricco di grassi. Durante gli episodi di infiammazione della vescica, dunque, è importantissimo limitarsi a una dieta povera di condimenti. Inoltre, è tassativo evitare le bevande alcoliche, il peperoncino, i cibi speziati e il caffè, considerati degli agenti irritanti della mucosa urinaria.
Gli alimenti alcalinizzanti, da eliminare durante le fasi acute, sono il latte, gli spinaci, le mandorle e le castagne. Da evitare sono anche le melanzane, i peperoni, il cioccolato, gli insaccati e i cibi non lievitati correttamente.
La frutta merita un discorso a parte. Chi soffre di cistite sa che l’apporto quotidiano di vitamine è fondamentale. Non tutta la frutta, però, è adatta ai soggetti affetti da infezioni urinarie. Durante l’estate, sarà di certo un piacere farsi delle scorpacciate di anguria. Oltre ad essere un frutto dolce ma dal basso contenuto calorico, l’anguria è ricca di acqua e rappresenta, pertanto, un toccasana per chi ha necessità di stimolare la diuresi il più possibile.
Principe della dieta contro la cistite è, però, il mirtillo, un ottimo antisettico urinario. Uno studio britannico ha dimostrato come l’assunzione giornaliera di almeno 300 ml di succo di mirtillo dimezzi le possibilità che i pazienti affetti da cistite vadano incontro a fenomeni di recidiva. È proprio per questo motivo che il mirtillo costituisce l’ingrediente principale di integratori finalizzati alla prevenzione delle infezioni urinarie.
Per combattere la cistite, sarà anche utile assumere, quotidianamente, delle tisane a base di erbe. Le più indicate sono il timo, la camomilla, la malva e l’equiseto.
Tra gli alleati contro le infezioni urinarie vi sono, infine, anche i fermenti lattici, in grado di riequilibrare sia la flora batterica intestinale che quella vaginale.
Assumere degli integratori, riequilibrare la propria dieta e, in generale, adottare uno stile di vita salutare, potrebbe aiutarvi nel liberarvi una volta per tutte da questo fastidioso problema.
di Giuseppe Iorio