Riso, un possibile antidoto contro l’insonnia

Quando di notte si dorme poco e male, le conseguenze si fanno sentire per tutta la giornata: sonnolenza diurna, sbalzi d’umore, irritabilità.
L’insonnia, disturbo molto più comune di quanto non si sia portati a pensare (secondo alcune stime, sarebbero 13 milioni gli italiani che, nel corso della loro vita, manifestano problemi a riposare correttamente), si può combattere in vari modi, anche a tavola, come spiegavamo già qui  e qui.


Oggi torniamo nuovamente a occuparci del rapporto tra dieta e insonnia perché un team di scienziati giapponesi della Kanazawa Medical University ha realizzato di recente uno studio, pubblicato sulla nota rivista scientifica “PLOS ONE”, che suggerisce una soluzione inedita a quanti non riescono a dormire serenamente: mangiare del riso a cena.

Gli scienziati nipponici sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato la relazione tra qualità del sonno e tipo di alimentazione in 1848 uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 60 anni. In particolare, gli autori della ricerca hanno preso in considerazione il consumo di riso, pane e di noodles (sottili spaghetti tipici della cucina orientale), scoprendo che il riso, a differenza di pane e pasta, era associato a un sonno qualitativamente e quantitativamente migliore rispetto agli altri due cibi.

“Un’alimentazione ad alto indice glicemico”, affermano gli autori dello studio, “e un alto consumo di riso sono risultati significativamente associati con un buon sonno nella popolazione giapponese, sia negli uomini che nelle donne. Le diverse associazioni di questi tre alimenti ricchi di amido con la qualità del sonno potrebbero essere attribuite al diverso indice glicemico di ogni alimento”.


La ragione di questo benefico effetto sul sonno, come precisano i ricercatori, pare essere il diverso indice glicemico (valore che indica la velocità con la quale aumenta la glicemia in seguito all’assunzione di un determinato cibo) dei tre alimenti comparati: quello del riso, infatti, è superiore rispetto a quello di pane e pasta.
Di conseguenza, quando si mangia riso, nel nostro organismo aumentano i livelli del triptofano, proteina che stimola la produzione della serotonina, un neurotrasmettitore che regola, tra le altre cose, il tono dell’umore e il ciclo sonno-veglia.

di Giuseppe Iorio



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