Siamo soliti gustarle alla griglia, sott’olio, fritte o impanate, sotto forma di parmigiana, caponata o, per chi ama i sapori esotici, ratatouille e moussaka: sono le melanzane, ortaggi tra i più utilizzati nella nostra cucina.
La Melanzana (Solanum Melongena) è il frutto commestibile dell’omonima pianta, appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Si stima che, in Italia, la coltivazione di melanzane occupi il 30% dell’intera produzione orticola. Il merito va all’estrema versatilità gastronomica e alla perfetta compatibilità con il clima nostrano da parte di quest’ortaggio. Originaria della regione subtropicale, la pianta necessita di un clima piuttosto caldo, non troppo umido, soleggiato ma riparato.
L’aspetto è decisamente caratteristico. Si tratta di una pianta erbacea, alta dai 30 a 100 cm, con foglie pelose piuttosto larghe, di colore verde scuro. I fiori, grandi e ornamentali, sono bianchi o violacei. Il frutto è una grossa bacca, di forma tonda o allungata, di colore viola o rosso nella parte esterna, bianco-verdastro in quella interna. La consistenza è spugnosa. Il sapore è amarognolo.
Melanzana: Proprietà Nutrizionali e Benefici
La melanzana è composta da acqua (92%), carboidrati, fibre, proteine e grassi. Tra i sali minerali, spicca il potassio ma, in modeste quantità, sono presenti anche magnesio, rame, zinco, sodio, calcio e selenio. Tra le vitamine, annoveriamo quelle del gruppo B e la vitamina A, C, K e J. Importante è la presenza di aminoacidi, tra i quali acido aspartico, leucina, lisina e prolina.
Per la minima quantità di grassi e l’alto contenuto di acqua, la melanzana si presenta come un ortaggio perfetto per una dieta ipocalorica. Per una porzione di 100 grammi, infatti, l’apporto calorico è di sole 25 Kcal.
Le melanzane sono anche ricche di solanina, un alcaloide glicosidico tossico, la cui quantità viene però notevolmente ridotta con la cottura.
La buccia, ricca di antiossidanti, rende la melanzana uno degli alimenti cardine di una dieta utile a prevenire patologie tumorali. Queste gustose bacche viola hanno anche proprietà diuretiche, lassative, ipocolesterolemizzanti, depurative, antinfiammatorie e regolative per l’intestino.
Chi soffre di sindrome del colon irritabile deve però essere cauto: le melanzane, infatti, potrebbero causare meteorismo.
Melanzana: Consigli e Controindicazioni
Trattandosi di un ortaggio dal basso apporto calorico, la melanzana si presta perfettamente alla dieta dei soggetti diabetici. Attenzione, però, al modo in cui viene cucinata o condita. La polpa spugnosa, infatti, ha la caratteristica di assorbire i condimenti. Mangiare melanzane fritte o ripiene, quindi, non porterà di certo benefici alla vostra linea. Per renderle più digeribili, invece, è consigliabile affettarle e poi scottarle in acqua bollente e aceto di mele.
La melanzana non presenta particolari controindicazioni. Tuttavia, se ne consiglia un consumo moderato ai soggetti che soffrono di ipertensione.
di Giuseppe Iorio