Torniamo a occuparci di Meditazione Mindfulness, una tecnica che viene esaminata molto attentamente dagli studiosi di tutto il pianeta per le straordinarie virtù che la rendono così efficace contro vari disturbi, a partire da ansia, stress e depressione.
Questa volta, la ricerca scientifica è andata verificare le potenziali connessioni tra la meditazione di consapevolezza e la salute cardiovascolare, tramite uno studio pubblicato sulla rivista “International Journal of Behavioral Medicine” e realizzato dagli esperti della Brown University di Providence, Rhode Island, con il coordinamento del professor Eric Loucks, docente di epidemiologia presso l’ateneo statunitense.
Loucks e i suoi collaboratori hanno coinvolto negli esperimenti 382 soggetti, che sono stati sottoposti dapprima a un test per misurare il livello della loro Mindfulness. Il test in questione, noto come “MAAS” (Mindful Attention Awareness Scale), è un questionario composto da 15 domande che permette di verificare la frequenza dei vissuti mindful dei soggetti, ossia la loro capacità di essere consapevoli delle esperienze che caratterizzano la propria esistenza attimo dopo attimo.
Successivamente, sono state appurate le condizioni di salute cardiovascolare di ciascun partecipante tramite i sette indicatori stabiliti dall’American Heart Association, ossia: fumo, attività fisica, indice di massa corporea, consumo di frutta e verdura, il valore della pressione, quello del colesterolo e quello della glicemia.
Esaminando i dati raccolti, gli studiosi hanno potuto scorgere la presenza di una relazione tra maggior grado di Mindfulness e miglior salute cardiovascolare. Difatti, chi aveva ottenuto punteggi più alti nel test MAAS faceva registrare anche risultati migliori per quanto riguarda i parametri che indicano un cuore in buona salute. Viceversa, nei soggetti con punteggi più bassi nel test MAAS, veniva rilevata una valutazione negativa per quanto concerne gli indicatori di salute cardiovascolare, in particolar modo per indice di massa corporea, fumo, livello di attività fisica e valori della glicemia.
Il professor Loucks sottolinea che la società contemporanea sembra orientata a favorire i problemi cardiovascolari perché offre varie tentazioni, come i cibi molto calorici e ricchi di grassi dal sapore invitante oppure l’accesso molto semplice alle sigarette, reperibili ovunque e a qualsiasi ora.
La Mindfulness interviene proprio quando la tentazione si presenta, perché, come spiega il professor Loucks al quotidiano statunitense online The Huffington Post, essa “ci consente di notare che i desideri stanno per presentarsi, di diventarne consapevoli e, forse, di non farci possedere da questi ultimi”.
Gli autori dello studio sperano di poter ampliare le indagini coinvolgendo un numero più alto di partecipanti, così da poter avere una conferma dei risultati ottenuti. Nel frattempo, Loucks e i suoi collaboratori continuano a lavorare su altri test tesi a valutare l’impatto della mindfulness sui fattori di rischio cardiovascolare.
di Giuseppe Iorio