Scoperto nel 1817 dal chimico svedese Jöns Jacob Berzelius, il Selenio è un oligonutriente dotato di notevoli proprietà antiossidanti. Come il fosforo, il carbonio, l’ossigeno e l’idrogeno, il selenio è un “non metallo” presente in molti solfuri minerali. Il nome, dal greco “Selene” (cioè “Luna”), è legato all’aspetto morfologico della sostanza che, se fusa e rapidamente raffreddata, assume un colore simile all’argento (che, anticamente, veniva associato al satellite terrestre).
Contenuto in minime quantità all’interno del nostro corpo, il selenio dispone di proprietà salutari per l’organismo, che ne fanno un valido rimedio naturale contro patologie più o meno gravi.
Selenio: Proprietà e Benefici
Si tratta, innanzitutto, di un efficace alleato contro l’ossidazione delle membrane cellulari originata dalla formazione di radicali liberi. Questa sostanza rappresenta, dunque, un elemento in grado di prevenire malattie cardiovascolari, patologie tumorali, arteriosclerosi, cirrosi, artrite, cataratta e disturbi dell’apparato respiratorio. Vari studi scientifici hanno dimostrato, difatti, come livelli bassi di selenio aumentino le possibilità di contrarre malattie infiammatorie e tumorali legate ai danni causati dall’ossidazione cellulare.
Il selenio è, inoltre, uno degli attori fondamentali nel processo di trasformazione della tiroxina in triiodotironina, ormoni che garantiscono la corretta funzionalità della tiroide, a cui corrisponde un generale benessere del sistema nervoso centrale e un regolare funzionamento del metabolismo. L’assunzione regolare di alimenti a base di questo minerale permette di proteggere il proprio organismo da invecchiamento precoce, ipertensione, psoriasi, patologie tiroidee autoimmuni, disturbi dell’umore e da malattie endemiche come la malattia di Keshan (una cardiomiopatia scoperta in una provincia cinese povera di selenio) e il morbo di Kashin-Beck (rara forma di osteoartrite).
Un recente studio australiano condotto dall’Università di Adelaide e pubblicato sulla rivista scientifica Metallomics ha dimostrato che il selenio è in grado di favorire la fertilità femminile. Precedentemente, nel 2007, era stato anche verificato il contributo del selenio nella diminuzione della carica virale nell’AIDS.
Selenio: Dieta
Ma quali sono i cibi ad alto contenuto di selenio? Il selenio è presente in buone dosi negli alimenti ricchi di proteine come carne, pesce e uova. Dotati di ottime quantità di selenio sono i semi di girasole, le noci del Brasile, il riso, le ostriche, il fegato animale e alcuni cereali. Il selenio è contenuto anche nel latte e in molti prodotti caseari.
Per le proprietà benefiche che derivano dalla sua assunzione, sul mercato esistono diversi alimenti arricchiti in selenio tramite l’utilizzo di concimi e di soluzioni acquose contenenti selenato di sodio.
È possibile, inoltre, acquistare integratori – disponibili in capsule oppure in compresse – a base di selenio che, oltre a ritardare l’invecchiamento cellulare e a prevenire svariate patologie, rappresentano un aiuto efficace per perdere qualche chilo di troppo.
Selenio: Dosi e Controindicazioni
Per non incorrere in pericolosi effetti collaterali, è buona norma non superare la dose giornaliera di 400 microgrammi di selenio. Per trarne soddisfacenti benefici, è sufficiente assumere all’incirca 55 microgrammi di selenio al giorno. Durante la gravidanza e l’allattamento, di norma si consiglia di aumentare la dose quotidiana fino a raggiungere i 70 microgrammi.
L’assunzione di dosi eccessive di selenio può causare una forma di intossicazione (selenosi) che comporta diarrea, perdita di capelli, fragilità delle unghie, febbre, disturbi neurologici, dermatosi vescicolare e, raramente, patologie epatiche.
di Giuseppe Iorio