Le persone giocose sono più affascinanti

In amore vince chi fugge, ma forse anche chi gioca e scherza spesso. Ce lo spiega da una vita Woody Allen, che nei suoi film narra con rigorosa ripetitività le vicissitudini di uomini nevrotici, problematici, poco appariscenti sul piano estetico ma dotati di grande acume e di un brillante senso dell’umorismo che seduce. Anche la scienza ha già indagato sul grado di appeal dello humour, scoprendo, grazie a uno studio realizzato da un team di ricercatori della Stanford School of Medicine, in California, che le donne sembrano essere biologicamente recettive all’umorismo e, pertanto, alla ricerca di un partner capace di soddisfare la loro voglia di ridere.
Adesso arriva una conferma da uno studio europeo portato a termine dagli esperti del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Zurigo, coordinato dal dottor René Proyer e dalla dottoressa Lisa Wagner e pubblicato sulla rivista American Journal of Play.


Per poter stabilire quanto la giocosità fosse attraente in un potenziale compagno, gli autori dello studio hanno reclutato 327 giovani adulti provenienti dalla Germania, dalla Svizzera e dall’Austria e hanno sottoposto loro una lista contenente 16 caratteristiche, chiedendo loro di valutare quanto ciascuno degli attributi elencati fosse rilevante in un/a compagno/a con cui stabilire una relazione a lungo termine.
Tra le caratteristiche presenti nell’elenco vi era anche l’essere giocosi, dote descritta dagli autori come tipica di quelle persone che amano i giochi di parole, che sono inclini a stuzzicare scherzosamente, che raccolgono le sfide con spensierata allegria. Analizzando le informazioni raccolte nei questionari, gli studiosi hanno potuto verificare come uomini e donne avessero fornito ordini di preferenza delle caratteristiche piuttosto simili, ma con qualche lieve differenza. Ad esempio, nel delineare i tratti della personalità del proprio partner ideale, le donne attribuivano maggior rilievo al senso dell’umorismo, mentre per gli uomini aveva più importanza una personalità capace di sorprendere ed entusiasmare.
In ogni caso, sia uomini che donne posizionavano ai primissimi posti della lista l’intelligenza e l’affabilità, e subito dietro il senso dell’umorismo e la giocosità. La voglia di divertire e far divertire era considerata da entrambi i sessi più rivelante di caratteristiche come il possesso di una laurea e di buoni geni e la religiosità.


Infine, va segnalato un ulteriore dato emerso dai questionari e ritenuto dagli autori dello studio abbastanza significativo in relazione al rapporto tra spirito giocoso e capacità di fascinazione. Il dato in questione riguarda la maggior inclinazione dei soggetti sentimentalmente impegnati a descriversi come individui divertenti rispetto a quanto non facessero i single. Un elemento, quest’ultimo, che pare indicare come la giocosità di una persona si associ quasi sempre a una maggiore disponibilità al confronto con gli altri, quindi al mettersi in gioco, appunto, nell’ambito di un rapporto sentimentale.

di Giuseppe Iorio



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