La Scrivania-Tapis Roulant per combattere la vita sedentaria

Quando si lavora in ufficio, si è costretti a trascorrere gran parte della giornata da seduti. E, una volta che si torna a casa da lavoro, possono mancare le energie oppure il tempo a disposizione può non bastare per dedicarsi a una forma di attività fisica, sia pur blanda. In questi casi, si profilano all’orizzonte tutti i rischi connessi a una vita sedentaria, da quelli più lievi come sovrappeso e problemi di schiena o di postura, a quelli più seri, come maggior esposizione a diabete e patologie cardiovascolari.

L’ideale sarebbe sottrarre un po’ di tempo al lavoro per mettere in movimento il corpo, ma bisognerebbe trovare uno spazio adatto per il fitness in ufficio, oltre al tempo materiale per qualche esercizio fisico. Questo problema potrebbe essere però risolto da un’ingegnosa invenzione di un grafico statunitense, tale Joshua Korenblat, che ha creato una scrivania con tapis roulant incorporato. La sua idea è nata dal fatto che il grafico accusava dolori alla schiena causati proprio dalla necessità di trascorrere molte ore al giorno inchiodato alla scrivania, dolori che lo hanno costretto a seguire una terapia specifica e a fare del moto. Così, Korenblat ha provato a integrare la sua scrivania con un rullo che gli consentisse di muoversi nel corso delle ore lavorative. La sua innovazione ha attirato l’attenzione di alcune aziende, e così la scrivania con tapis roulant ha iniziato a diffondersi, forte della possibilità offerta ai dipendenti di fare un buon allenamento cardiovascolare e mantenere un ottimo rendimento lavorativo.


Nonostante la scrivania con tapis roulant integrato sia di recente produzione, sono già stati condotti alcuni studi su questo singolare oggetto, con test che miravano a sondare l’effettiva influenza di questi attrezzi sulla salute e sulle prestazioni professionali dei lavoratori che ne fanno uso.
La ricerca le cui conclusioni riportiamo di seguito è stata realizzata dagli studiosi dell’Università del Minnesota ed è stata pubblicata sulle pagine della rivista scientifica PLOS ONE. Gli autori dello studio hanno reclutato 40 impiegati di un ufficio, assegnando loro, per un anno intero, delle scrivanie roulant dotate di telefono e computer. I dipendenti dovevano lavorare come sempre e, contemporaneamente, camminare, per 90 minuti al giorno, a velocità moderata (circa 3 km/h), indossando anche un misuratore del dispendio di calorie. Come prevedibile, quando si usava la postazione di lavoro mobile si bruciava circa l’8% in più di calorie rispetto a quando si lavorava su una scrivania tradizionale. Ora, si potrebbe credere che la necessità di camminare sul rullo possa influire negativamente sul rendimento, distraendo rispetto ai compiti da svolgere. E invece, secondo le conclusioni fornite dagli autori della ricerca, dopo una prima, breve fase di adattamento all’attrezzo, fase in cui, effettivamente, i lavoratori avevano fatto registrare un calo di produttività, la sinergia con la nuova postazione aveva determinato addirittura in incremento della produttività. Tale incremento, misurato secondo alcuni standard (come qualità e quantità di lavoro, interazione con i colleghi), veniva quantificato dai ricercatori come pari a un punto su una scala da uno a dieci, quindi equivalente al 10%, un valore tutt’altro che trascurabile.


Pur costituendo una valida soluzione contro l’eccessiva sedentarietà a cui sono costrette le persone che lavorano in un ufficio, tali speciali scrivanie hanno costi elevati e possono risultare anche piuttosto ingombranti, quindi le aziende disposte a investire su questo tipo di prodotto sono ancora poco numerose. Ma il sostegno alle scrivanie con tapis roulant integrato da parte degli esperti non manca. Emblematiche, in tal senso, le parole di Jacque Crockford dell’American Council on Exercise (Ace) di San Diego, che afferma: “Dal momento che, per molte persone, i 150 minuti di attività fisica settimanale consigliati da molte linee guida sono un obiettivo irraggiungibile, penso che strumenti come questo possano servire da catalizzatore verso un cambiamento di abitudini che porti a vantaggi per la salute sul lungo periodo”.

di Giuseppe Iorio



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