Addio Pancia Gonfia, ecco la dieta da seguire

Se avete problemi di gonfiore addominale, è giunto il momento di provare a risolverli. Non solo perché le vacanze estive sono sempre più prossime e quindi siamo attesi dalla prova costume. Quello estetico è un aspetto sicuramente rilevante ma passa in secondo piano rispetto al fatto che la pancia gonfia costituisca un campanello d’allarme per il nostro benessere fisico. Difatti, il gonfiore addominale indica che l’apparato digerente non riesce a svolgere le proprie funzioni come dovrebbe.
Il problema può dipendere da uno stile di vita poco sano, dall’accumulo di tensione, ansia e stress. Ma, molto spesso, la natura dell’eccesso di aria nella pancia è prettamente alimentare. E, in questo caso, la soluzione consiste nell’eliminare dalla propria dieta quei cibi che tendono a fermentare troppo nel nostro organismi, i cosiddetti “FODMAP” (acronimo di “Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols”).


Una ricerca italiana, realizzata dagli studiosi dell’Università La Sapienza di Roma e presentata di recente all’EXPO di Milano, ha dimostrato che una dieta personalizzata a basso contenuto di FODMAP consente alle persone con problemi di colon irritabile di ottenere significativi benefici.
I ricercatori hanno preso in considerazione 75 persone di entrambi i sessi, affette da problemi di colite, seguendoli per oltre 2 anni. Gli effetti positivi garantiti dalla dieta sono stati una progressiva riduzione del gonfiore, che arrivava al 66% dopo 16 mesi, e una diminuzione del dolore addominale, quantificabile nel 40% dopo un solo mese di dieta.
Il regime alimentare a basso contenuto di FODMAP è stato sperimentato, come detto, su soggetti con sindrome del colon irritabile, ma gli autori dello studio precisano che si tratta di una dieta adatta a chiunque manifesti problemi di pancia gonfia.

“La fermentazione dei cibi, in certe persone predisposte”, spiega il professor Enrico Stefano Corazziari, “può determinare un accumulo di gas che, insieme a un concomitante maggior afflusso di acqua, causa una distensione del lume intestinale. Questo, complice l’ipersensibilità che caratterizza tali soggetti, provoca distensione e dolore addominale. Le nuove conoscenze scientifiche ci permettono di lasciarci alle spalle il detto noi siamo quello che mangiamo, oramai superato, per fare posto a un nuovo concetto: noi siamo il cibo che assorbiamo e soffriamo per quello che non assorbiamo e che la flora fermenta”.


In cosa consiste questa dieta? Quali sono gli alimenti da evitare e quali quelli da preferire?

I cibi a elevata capacità fermentativa sono quelli che contengono oligosaccaridi, quindi vanno eliminati dalla dieta, o consumati con grandissima moderazionelegumi, verdure come broccoli, carciofi e aglio, frutta (in particolare anguria e cachi), quelli che contengono fruttosio, quindi pere, mele, pesche e mango, lattosio, come il latte e i formaggi morbidi e freschi, e gli alimenti ricchi di polioli, presenti in alcuni dolcificanti (mannitolo, sorbitolo e xilitolo) e, inoltre, in ciliegie, susine, funghi e cavolfiori. Sconsigliati anche i cibi che contengono segale e frumento, dunque pasta, pane, biscotti, crackers.
Tra i cibi da preferire per poter ottenere una riduzione del gonfiore addominale vanno annoverati, invece, i cereali come il farro e i prodotti senza glutine, frutta come le banane, i kiwi, i pompelmi, i mandarini, le arance, le fragole, i lamponi, i mirtilli e l’uva, verdure quali zucca, lattuga, melanzane, peperoni, fagiolini e sedano e, infine, latte delattosato, latte di riso, latte di soia, formaggi duri e stagionati.

di Giuseppe Iorio



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