Proprietà e Benefici delle Bacche di Maqui

Note anche con il nome di “mirtilli della Patagonia”, le Bacche di Maqui sono il frutto della pianta di Maqui (Aristotelia Chilensis), un sempreverde che appartiene alla famiglia delle Elaeocarpaceae.
Originario della Patagonia, una regione geografica dell’America Latina compresa tra Argentina e Cile, l’albero di Maqui è ben riconoscibile per il fusto di colore chiaro, sottile e liscio al tatto, da cui si ricava un materiale particolarmente adatto alla costruzione di strumenti musicali. Le foglie, dalla forma ellittica, hanno un colore verde chiaro e presentano uno stelo rosso acceso. I fiori, che sbocciano durante la primavera australe, tra settembre e novembre, sono bianchi. Il frutto, molto simile al mirtillo e dal sapore affine al sambuco, è una bacca violacea, che comincia a maturare a partire dal mese di dicembre. Alla bacca del Maqui sono ascritte la maggior parte delle proprietà benefiche della pianta.

Le bacche di Maqui sono legate alla storia della tribù dei Mapuche, originaria del Cile. Secondo alcuni racconti leggendari, sarebbe stato il massiccio utilizzo di bacche a rendere i Mapuche dei guerrieri invincibili, tanto da resistere alla prima grande colonizzazione europea. Le popolazioni indigene solevano utilizzare anche le foglie della pianta, da cui si ricavavano tisane dalle proprietà febbrifughe e lenitive.


Bacche di Maqui: Proprietà Nutrizionali e Benefici

Conosciute sin dall’antichità come un elisir di lunga vita, le bacche di Maqui sono innanzitutto un potentissimo antiossidante naturale e si rivelano essere, dunque, un alimento in prima linea nella lotta contro i radicali liberi e l’invecchiamento precoce. Tutto merito delle delfinidine, un particolare tipo di antocianine, flavonoidi appartenenti al gruppo dei polifenoli.
Per capire la portata medicamentosa delle bacche di Maqui basti pensare che occorrerebbe ingurgitare ben cinquecento bicchieri di vino rosso per essere sicuri di assumere la stessa quantità di delfinidine presente in una sola capsula di estratto di Maqui.
Oltre alle antocianine, le bacche di Maqui contengono un buon quantitativo di vitamine, tra le quali spiccano quelle del gruppo B ed E. Tali caratteristiche rendono i frutti del Maqui molto simili ad altre bacche che stanno spopolando nel mercato degli integratori, come Goji e Acai.

Un consumo quotidiano di bacche di Maqui comporta diversi effetti benefici. La presenza di antocianine, infatti, non soltanto ci preserva dall’invecchiamento precoce prodotto dai radicali liberi, ma stimola altresì l’innalzamento del livello di colesterolo “buono”, promuovendo il corretto funzionamento del sistema vascolare.
Al contempo, queste bacche aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo “cattivo” e della glicemia. Esse concorrono, inoltre, al miglioramento della vista, alla diminuzione delle allergie e all’ottimizzazione dei meccanismi di riparazione del tessuto connettivo.
A beneficiare maggiormente delle proprietà del Maqui sono, dunque, il sistema immunitario e quello cardiovascolare. Un’assunzione periodica di bacche, infine, rappresenta un valido aiuto nella protezione contro alcuni tipi di cancro, in particolar modo quello al colon.


Bacche di Maqui: Consigli d’Uso e Controindicazioni

Data la provenienza, è praticamente impossibile poter consumare le bacche di Maqui così come crescono sugli alberi. Sul mercato, tuttavia, si stanno diffondendo degli integratori, disponibili per lo più sotto forma di compresse.
Le bacche di Maqui sono destinate, in particolar modo, a chi desidera regolare il livello di colesterolo e glicemia e agli sportivi.
È bene tener presente che non esiste una gran mole di studi circa le proprietà del Maqui. In caso di gravidanza o in presenza di particolari patologie, dunque, è sempre opportuno consultare il proprio medico di fiducia prima di iniziarne l’assunzione.
Le bacche di Maqui non presentano particolari controindicazioni. Tuttavia, avendo un’azione astringente, potrebbero causare fenomeni di stipsi. Al contrario sono particolarmente indicate in caso di diarrea.
Un utilizzo eccessivo di sostanze antiossidanti, inoltre, può causare diversi effetti collaterali. È dunque consigliato seguire scrupolosamente le dosi indicate sulla confezione.

di Giuseppe Iorio



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