Raffreddore, se si dorme meno si è più esposti

 

Un sonno lungo e riposante è essenziale per la nostra salute. A testimoniarlo, ci sono numerose ricerche scientifiche, che hanno evidenziato i vari problemi cui si rischia di andare incontro quando si dorme poco e male: patologie cardiovascolari, come stabilito da uno studio olandese, accelerazione del declino cognitivo e della demenza, come provato da uno studio di una Università di Singapore, calo della libido, in base alle conclusioni di un team di esperti dell’Università del Michigan e, infine, persino alterazioni genetiche, come dimostrato da un team di scienziati della University of Surrey, in Inghilterra.


Alla lista di ricerche appena citate, bisogna aggiungere lo studio portato a termine dai ricercatori della University of California (UCSF) a San Francisco, le cui conclusioni sono state da poco pubblicate sulla rivista “Sleep”.
Il dottor Aric Prather, docente di psichiatria presso l’ateneo californiano e principale autore dello studio, e i suoi colleghi si sono concentrati sul rapporto tra carenza di riposo notturno e rischio di contrarre il raffreddore. Per poter verificare che tipo di conseguenze avesse un sonno insufficiente sul sistema immunitario, sono stati reclutati 164 volontari di entrambi i sessi, con età compresa tra i 18 e 55 anni. I partecipanti sono stati dapprima monitorati attraverso l’actigrafia: hanno indossato al polso un sensore chiamato “actigrafo”, dispositivo simile a un orologio in grado di registrare i movimenti, così da stabilire quando il soggetto è sveglio e quando dorme. Ottenuti i dati relativi al numero di ore di riposo a notte di ciascuno dei partecipanti, questi ultimi sono stati esposti al virus del raffreddore, tramite delle gocce nasali.

Mediante l’analisi del muco prelevato dal naso dei soggetti, gli studiosi hanno potuto stabilire che coloro i quali avevano dormito per meno ore risultavano maggiormente esposti all’infezione. Per essere più precisi, una media di ore di riposo notturno inferiore alle 5 a notte risultava correlata a un rischio di contrarre il raffreddore superiore di quattro volte e mezza rispetto a una media di almeno 7 ore di sonno al giorno. Anche quanti dormivano per un numero di ore comprese tra le 5 e le 6 a notte vedevano aumentare notevolmente il rischio di infezione, che diventava il quadruplo rispetto a chi dormiva per di 7 ore o più.


“Il sonno”, commenta il dottor Prather, “è più importante di ogni altro fattore considerato nel predire la probabilità di ammalarsi”. Dunque, per l’efficienza del nostro sistema immunitario, il riposo notturno conta più di fattori come l’età, il grado di stress, l’abitudine di fumare e il livello socio economico.
L’ennesima conferma di quanto sia fondamentale per il nostro benessere un sonno soddisfacente per qualità e quantità, in quanto, come conclude l’esperto americano, uno scarso riposo notturno non incide solo sul “sentirsi storditi o irritabili, ma agisce profondamente sulla nostra salute fisica”.

di Giuseppe Iorio



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