Molti ragazzi, nonostante debbano alzarsi presto per andare a scuola, sono abituati a restare svegli sino a tardi per guardare la tv oppure per navigare su internet via computer o smartphone.
Così facendo, però, non solo tendono a dormire poco, esponendosi a tutte le conseguenze di una quantità di sonno insufficiente, ma rischiano anche di vedere aumentare il girovita in modo lento e inesorabile.
Queste le conclusioni di uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Berkeley, in California, pubblicato sulla rivista “Sleep” e coordinato dalla dottoressa Lauren Asarnow.
Gli autori dello studio hanno utilizzato dati relativi a oltre 3300 adolescenti, ricavati dal National Longitudinal Study of Adolescent Health, progetto che ha esaminato lo stile di vita e le condizioni di salute generale dei teenager americani, valutando anche fattori come l’indice di massa corporea (acronimo “IMC”) e l’ora in cui si va a letto.
Incrociando le informazioni relative all’IMC e quelle riguardanti l’orario in cui ci si coricava, gli esperti americani sono giunti alla conclusione che vi fosse una relazione tra questi due elementi. In pratica, per ogni ora extra in cui si resta svegli di notte, si va incontro a un incremento medio dell’indice di massa corporea equivalente a 2.1 punti nell’arco di 5 anni.
L’aumento del peso corporeo si verifica a prescindere dal numero di ore di riposo notturno. Per intenderci meglio, facciamo un esempio, confrontando due ragazzi, che chiameremo “A” e “B”, con la stessa altezza e lo stesso peso, quindi con lo stesso indice di massa corporea.
Ipotizziamo che A vada a letto alle 23:00 e si risvegli alle 6:00, mentre B vada a letto all’1:00 e si risvegli alle 8:00. Ebbene, anche se i due ragazzi dormono per lo stesso numero di ore, A si ritroverà, per il solo fatto di essere andato abitualmente a letto più tardi, un girovita sensibilmente più largo rispetto a B. Difatti, nel giro di 5 anni, il suo indice di massa corporea dovrebbe aumentare di 4.2 punti se confrontato con quello del secondo ragazzo.
“Questi risultati”, sostiene la dottoressa Asarnow, “evidenziano come sia necessario prestare maggiore attenzione alle abitudini di riposo degli adolescenti, fattore importante per il controllo del peso durante la transizione verso l’età adulta”.
di Giuseppe Iorio