Con il termine “Reflusso Gastroesofageo“ si intende la risalita del contenuto gastrico lungo l’esofago che provoca nel soggetto bruciore o dolore al torace accompagnati da rigurgito, cioè dal ritorno in gola di quanto proviene dallo stomaco.
Se questi sintomi si presentano non occasionalmente ma in maniera ripetuta e intensa, si è in presenza di una patologia chiamata “Malattia da Reflusso Gastroesofageo”.
Per alleviarne i sintomi, chi soffre di questa malattia deve adottare uno stile di vita più sano e, ovviamente, una dieta adeguata, privilegiando alcuni cibi ed evitando o contenendo il consumo di altri.
Inoltre, vi sono anche alcuni suggerimenti di tipo più generale che possono aiutare a ridurre i fastidi provocati dal disturbo in questione. Iniziamo proprio da questi ultimi.
Dieta per il Reflusso Gastroesofageo: Suggerimenti Generali
Bisogna partire dalla masticazione, processo fondamentale per una corretta digestione. Masticando lentamente, evitando di ingurgitare bocconi troppo grandi, il cibo resterà nello stomaco per meno tempo, il che diminuisce il rischio di problemi di reflusso.
Sempre per facilitare la digestione, è buona norma non concedersi pasti particolarmente abbondanti, specialmente di sera, ma optare per pasti meno impegnativi e più frequenti (4-5 al giorno). Discorso analogo vale per i liquidi, che vanno bevuti lentamente e a più riprese nel corso della giornata, e non assunti in grandi quantità nel corso dei pasti.
Altra abitudine utile per lenire i sintomi di questa malattia è rappresentata dal non andare a letto immediatamente dopo cena (sarebbe opportuno far trascorrere almeno tre ore tra cena e momento in cui ci si corica), e dal rialzare la testiera del letto di 10-15 centimetri durante il riposo notturno, così da mantenere l’esofago in una posizione ideale per impedire la risalita del contenuto gastrico.
Meglio fare a meno di cinture e indumenti molto stretti che, incrementando la pressione sull’addome e sullo stomaco, rendono più elevato il rischio di andare incontro a episodi di reflusso.
Infine, tra i numerosi effetti negativi sulla salute connessi al fumo, vanno riportati anche l’aumento delle secrezioni acide dello stomaco, con conseguente accentuazione dei sintomi della patologia, ragion per cui è necessario smettere di fumare.
Dieta per il Reflusso Gastroesofageo: Cibi da Evitare
Tra gli alimenti da evitare, in quanto in grado di irritare le mucose dello stomaco e dell’esofago e di stimolare la secrezione gastrica, vanno annoverati gli agrumi, il pomodoro, l’aglio, la cipolla, le spezie piccanti, il caffè, il tè, il cacao.
Anche le bibite gassate sono controindicate in caso di malattia da reflusso gastroesofageo, dal momento che contribuiscono ad aumentare la quantità di gas intestinali e, di conseguenza, anche la presenza di rigurgiti.
Altra categoria di cibi dai quali stare alla larga sono quelli ricchi di grassi, come nel caso di fritture, insaccati, formaggi stagionati, cioccolato, biscotti, patatine e snack. Gli alimenti che contengono molti grassi, infatti, ritardano lo svuotamento gastrico, rendendo più consistente il rischio che si verifichino episodi di reflusso.
Anche gli alcolici non giovano affatto a chi soffre di questo disturbo, dunque vanno evitati o comunque consumati con gran moderazione.
Dieta per il Reflusso Gastroesofageo: Cibi da Preferire
Vi sono, invece, alimenti che possono aiutare a tenere sotto controllo i sintomi del disturbo. A partire dai cibi che contengono molte fibre, in grado di rendere più rapido lo svuotamento dello stomaco e dell’intestino. In tal senso, risultano utili i cereali integrali, la frutta non acida, la verdura.
Raccomandati, poi, patate, carote, cavoli e banane, alimenti in grado di arginare i problemi di acidità di stomaco. Anche l’olio extravergine di oliva da usare a crudo può favorire una riduzione dei sintomi della malattia.
Infine, è essenziale bere molta acqua. Come già specificato sopra, è opportuno bere in modo continuativo durante la giornata, non solo durante i pasti. L’acqua è indispensabile perché consente di ripulire le pareti dell’esofago dagli acidi e di diluire i succhi gastrici.
di Giuseppe Iorio