I chili extra del padre condizionano la salute del nascituro

L’idea che sia solo la madre del nascituro, e non anche il padre, a dover adottare un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano sembra essere messa in discussione dal mondo scientifico.
Solo pochi mesi fa, uno studio italiano sottolineava come gli uomini che intendevano avere un bambino con la propria partner dovessero stare alla larga dagli alcolici nel periodo precedente l’accoppiamento, onde non pregiudicare la salute della futura prole.

Adesso, dalla Danimarca arrivano nuove raccomandazioni per i futuri papà, ossia “attenzione alla linea”. Difatti, secondo i ricercatori dell’Università di Copenaghen, autori di uno studio pubblicato sulle pagine della rivista “Cell Metabolism”, il sovrappeso del padre al momento del concepimento incrementa il rischio che anche il bambino possa sviluppare la tendenza ad avere dei chili in eccesso. Questo accade perché le caratteristiche epigenetiche (relative alle modificazioni ereditabili che variano l’espressione genica senza però alterare la sequenza del DNA) dipendono anche dalle informazioni trasmesse dallo sperma del padre.


Gli scienziati danesi hanno coinvolto in una serie di test 13 uomini normopeso e 10 uomini obesi. In una prima fase, hanno analizzato e confrontato il loro sperma, trovando circa 9000 geni epigeneticamente modificati nei soggetti obesi.
Successivamente, i ricercatori hanno focalizzato la propria attenzione solo su questi ultimi. Infatti, 6 degli uomini obesi si sono sottoposti a un intervento di chirurgia bariatrica per ridurre le capacità dell’intestino di assorbire il cibo consumato. Dunque, lo sperma raccolto prima dell’intervento è stato confrontato con quello raccolto poco dopo l’intervento e quello raccolto a un anno di distanza dall’intervento.
In questo modo, gli autori dello studio hanno potuto osservare la presenza di impronte epigenetiche differenti dopo l’intervento chirurgico, circa 4 mila cambiamenti strutturali, ivi compresi quelli relativi ai geni che regolano l’appetito.

I ricercatori sostengono di aver ottenuto una significativa evidenza del fatto che lo sperma trasmette anche informazioni sul peso del padre. E aggiungono che, pur essendo ovviamente necessari ulteriori approfondimenti, è già possibile giungere a delle conclusioni molto chiare. A loro giudizio, le condizioni ponderali del padre al momento del concepimento influenzano il comportamento alimentare del nascituro.


“La nostra ricerca”, afferma Romain Barrès, docente presso l’Università di Copenaghen e principale autore dello studio, “attribuisce una responsabilità maggiore ai padri rispetto alla futura salute dei loro figli. Le regole di buon senso sanitario, finora, erano imposte esclusivamente alle madri, alle quali viene chiesto di prendersi cura di sé stesse, di non bere alcol e di stare alla larga da fumo e sostanze inquinanti in generale. Ora abbiamo degli elementi che ci consigliano di allargare queste raccomandazioni anche agli uomini”.

di Giuseppe Iorio



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