La Forfora, cioè la desquamazione del cuoio capelluto che provoca la caduta di cuticole, spesso accompagnata da prurito, è un problema tanto comune quanto fastidioso.
Da diverso tempo, si ritiene che la causa principale della forfora sia rappresentata dall’eccessiva proliferazione di un fungo che vive sul cuoio capelluto e che appartiene al genere Malassezia.
Di opinione diversa, invece, è il dottor Menghui Zhang, ricercatore presso l’Università Jiao Tong di Shanghai e autore di uno studio pubblicato poche settimane fa sulla rivista Scientific Reports.
Secondo lo studioso cinese, infatti, a provocare la comparsa di problemi di forfora non sarebbe il fungo citato sopra, bensì il venir meno dell’equilibrio nel rapporto tra due batteri che si trovano normalmente sul cuoio capelluto, ossia il Propionibacterium e lo Staphylococcus.
Il Fungo Malassezia non sembra essere indiziato
Il dottor Zhang ha coinvolto nello studio 59 persone di età compresa tra i 18 e i 60 anni. I soggetti sono stati invitati a lavarsi i capelli due giorni prima di recarsi presso i laboratori dell’ateneo cinese. Successivamente, dai volontari sono stati prelevati dei campioni di forfora. In base all’analisi dei campioni prelevati, il dottor Zhang e i suoi collaboratori hanno suddiviso i soggetti in due categorie: persone con forfora e persone prive di forfora.
Ebbene, stando ai risultati degli esami, la quantità di funghi appartenenti al genere Malassezia non differiva in modo significativo nella comparazione tra i due gruppi. Dunque, i ricercatori hanno escluso che potesse essere quel fungo a determinare i problemi di forfora.
L’alterazione dell’equilibrio della flora batterica
Invece, gli esperti cinesi hanno osservato una differenza nella quantità di colonie di batteri appartenenti ai generi Propionibacterium e Staphylococcus tra le persone senza forfora e quelle colpite da questo disturbo.
In sostanza, in condizioni normali, le colonie di batteri del genere Propionibacterium ammontavano al 71% della flora batterica presente sulla testa, mentre i batteri del genere Staphylococcus rappresentavano il 26% del totale.
Nei soggetti con problemi di forfora, questo rapporto risultava differente, con una proliferazione maggiore di stafilococchi. In queste persone, la flora batterica del cuoio capelluto era rappresentata, infatti, per il 50% da colonie di batteri del genere Propionibacterium e per il 44% da batteri del genere Staphylococcus.
Secondo il dottor Zhang, per ridurre i problemi di forfora sarebbe dunque necessario ristabilire un rapporto equilibrato tra i due batteri.
Motivo per cui l’esperto cinese e i suoi colleghi dedicheranno ulteriori approfondimenti alla flora batterica del cuoio capelluto, con l’obiettivo di poter sviluppare degli shampoo in grado di aiutare a bilanciare il rapporto tra i batteri del genere Propionibacterium e quelli del genere Staphylococcus.
di Giuseppe Iorio