L’importanza della frutta nell’ambito di un’alimentazione bilanciata è così ovvia che risulta persino superfluo spiegarla. Tuttavia, in sintesi, possiamo dire che la frutta è indispensabile sia per il nostro girovita, aiutandoci a raggiungere o a conservare il peso forma, sia per il nostro stato di salute generale, dato che ci permette di prevenire le patologie più svariate, a partire dal diabete e dalle malattie cardiovascolari fino ad arrivare al cancro.
Ma, da oggi in poi, è possibile sostenere che un corretto apporto di frutta non giova solo agli adulti, bensì anche ai nascituri. Difatti, stando alle conclusioni di uno studio canadese, se le mamme in dolce attesa consumano qualche porzione di frutta extra, i loro futuri bebè avranno uno sviluppo cognitivo più rapido.
Non sono molti i ricercatori che hanno svolto indagini in merito agli effetti della dieta materna sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Uno dei pochi studi in tal senso è stato recentemente portato a termine dagli esperti dell’Università di Alberta, sotto la supervisione del professor Piush Mandhane, ed è stato pubblicato sulla rivista “EBioMedicine”.
Gli autori della ricerca hanno utilizzato dati tratti dal “Canadian Healthy Infant Longitudinal Development Study”. Le informazioni raccolte hanno riguardato, da un lato, i cibi consumati durante la gravidanza da parte delle madri di 688 bambini e, dall’altro, i punteggi ottenuti dagli stessi bambini nei test per valutare lo sviluppo cognitivo raggiunto a 12 mesi di età.
Più frutta mangia la mamma, più intelligente sarà il bimbo
In questo modo, gli scienziati canadesi hanno potuto verificare se esistessero specifici alimenti correlati a punteggi dei test più alti da parte dei bambini.
Stando alle conclusioni dei ricercatori, il fattore dietetico più rilevante nello sviluppo cognitivo dei bimbi era rappresentato dalla frutta. “Abbiamo scoperto”, commentano gli autori dello studio, “che ogni porzione quotidiana di frutta (o di succo di frutta al 100%) consumata dalla madre durante la gravidanza era associata a un incremento di 2,38 punti nei risultati dei test relativi allo sviluppo cognitivo dei bambini di un anno”.
Analoghi effetti nei Moscerini
A conferma dei benefici della frutta durante la gestazione, il professor Madhane e i suoi collaboratori hanno osservato un fenomeno analogo anche nella Drosophila, il moscerino della frutta che viene spesso utilizzato nella ricerca biologica perché facile da allevare in laboratorio e dotato di un patrimonio genetico non molto diverso da quello umano.
I ricercatori hanno suddiviso degli esemplari femmina di moscerino in due gruppi: gli esemplari del primo gruppo hanno ricevuto, oltre alla dieta standard, un supplemento quotidiano di frutta, mentre agli esemplari del secondo è stata somministrata la sola dieta standard.
Ebbene, come avveniva nei bambini, anche i moscerini nati dalle femmine che avevano mangiato più frutta facevano registrare una memoria più performante rispetto a quelli nati dagli esemplari del gruppo di controllo.
I ricercatori sottolineano come, sia negli esseri umani che nei moscerini, il consumo di frutta dopo la nascita non sembra avere particolare influenza sullo sviluppo cognitivo.
Attenzione agli eccessi
In conclusione, gli autori dello studio ribadiscono che i risultati del loro lavoro sono incoraggianti, ma invitano le future mamme a evitare gli eccessi. Difatti, come sottolinea il professor Madhane, la frutta è ricca di zuccheri, ragion per cui un consumo sproporzionato nel corso della gravidanza incrementa il rischio di due potenziali complicazioni: lo sviluppo del diabete gestazionale e il rischio di avere bambini troppo pesanti al momento della nascita.
di Giuseppe Iorio