Bambini, Consigli per le Vacanze Estive

felicità spiaggia

L’estate è una stagione molto attesa dai bambini, che non vedono l’ora di lasciare sugli scaffali i propri libri di testo per potersi godere tre mesi di libertà e spensieratezza. Per i genitori, tuttavia, le vacanze estive dei ragazzi possono rappresentare un momento più complesso da affrontare rispetto al periodo scolastico, considerato il tanto tempo libero a disposizione dei propri figli.
Dunque, gli esperti dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma hanno pensato di mettere a disposizione le proprie competenze per aiutare i genitori a gestire in modo ottimale la stagione estiva dei più piccini, sia quando si va in vacanza che nelle settimane in cui si resta in città.

Lasciare i bambini liberi

Il primo suggerimento giunge dalla dottoressa Cristiana De Ranieri, psicologa clinica, e riguarda l’approccio alle attività quotidiane dei bambini. Questi ultimi, a giudizio della specialista, dovrebbero essere lasciati abbastanza liberi di trascorrere la giornata come preferiscono.
“I genitori”, spiega la dottoressa De Ranieri “dovrebbero allontanare l’ansia di riempire necessariamente il tempo dei propri figli con qualcosa da fare: dar loro la possibilità di gestirsi con maggiore autonomia, riposare, dormire, fare cose non organizzate, perdere un po’ di tempo in relax, talvolta anche annoiarsi”.


Sport e Idratazione

Quanto alle attività sportive, l’avvertenza è quella di prestare particolare attenzione alla corretta idratazione dei ragazzi. Come spiega il dottor Attilio Turchetta, esperto di Medicina dello Sport, “questo consiglio vale tutto l’anno, ma ancor di più in estate, quando il dispendio di liquido da parte del corpo attraverso il sudore è molto elevato. Quindi bisogna essere preparati ad offrire da bere ai bambini durante l’allenamento, tenendo presente che a 10-12 anni si dovrebbe bere un bicchiere d’acqua ogni mezz’ora”.
A proposito di sport, estate e ragazzi, il ben noto monito “Mi raccomando, non sudare!”, che risuona da sempre inascoltato alle orecchie dei giovani destinatari intenti a catapultarsi fuori dalla porta per andare a giocare con gli amici, non rappresenterebbe un consiglio scientificamente molto sensato.
Spiega il dottor Turchetta: “il sudore è un elemento di estrema importanza per una termoregolazione corretta. Quanto più un bambino è allenato, tanto più suda prima e in maggiore quantità. Dopo lo sport, basta una maglietta asciutta per far passare tutte le paure delle mamme”.

La Corretta Alimentazione

Per l’argomento alimentazione, a fornire utili indicazioni ai genitori è il dottor Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare presso l’ospedale romano, che invita i genitori a non far perdere le buone abitudini dietetiche ai ragazzi nel corso della stagione estiva.
L’esperto afferma che i giovanissimi devono continuare a fare una sana colazione al mattino, poi consumare uno spuntino a base di frutta a metà mattina e a metà pomeriggio. Il pranzo e la cena devono essere abbastanza vari e ricchi di verdure. Inoltre, occorre dire no alle bevande gassate e zuccherate e sì all’acqua, che va bevuta in quantità consistente.
Come regolarsi con la principale richiesta estiva di ogni bambino, ossia il gelato? Quest’ultimo, a giudizio del dottor Morino, può essere una buona alternativa alla merenda o un modo gustoso per terminare il pasto serale. Però non tutti i giorni, solo di tanto in tanto. E, se il bambino è sovrappeso, è opportuno fargli mangiare un gelato alla frutta.


In Spiaggia

Infine, per quanto riguarda le raccomandazioni relative agli accorgimenti da adottare in spiaggia, a fornirli è una dermatologa del “Bambino Gesù” , la dottoressa May El Hachem, che ricorda ai genitori l’importanza di proteggere i bambini tramite filtri solari ad alta protezione e la necessità di non lasciarli esposti al sole nelle ore centrali della giornata, tra le 11.30 e le 16.30.
La dermatologa, poi, sconsiglia l’uso di repellenti per gli insetti, dato che possono provocare irritazioni foto-indotte quando ci si espone al sole, e quello degli antistaminici locali che, essendo fotosensibilizzanti, aumentano il rischio di danni provocati dai raggi solari.
“Non bisogna invece aver paura”, conclude l’esperta, “della pomata cortisonica da applicare sulle punture per qualche giorno, di sera, a casa. Tenere le unghie dei bambini ben corte evita poi che si infettino grattandosi”.

di Giuseppe Iorio



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