Cioccolato fondente, buon alleato per la salute del cuore

Tra tutte le tentazioni di gola, il cioccolato rappresenta quella alla quale si può cedere, naturalmente con moderazione, senza troppi rimpianti. Sono ormai decine e decine gli studi scientifici che evidenziano i benefici per il nostro organismo connessi a un’assunzione regolare ma contenuta di questo prelibato alimento.
Ad ampliare la lista di queste indagini giunge una ricerca effettuata presso la Brown University di Providence, nel Rhode Island (Stati Uniti), sotto la supervisione del dottor Simin Liu e della dottoressa Xiaochen Lin, pubblicata sulle pagine del “Journal of Nutrition”; lo studio ha confermato che il cioccolato fondente è un toccasana per la salute cardiovascolare, dal momento che esercita effetti positivi su marcatori cardiometabolici come trigliceridi, colesterolo e glicemia.


Gli autori dello studio hanno preso in esame dati relativi a precedenti ricerche che avevano verificato gli effetti del consumo di cioccolato fondente sulla salute cardiometabolica di oltre 1100 soggetti.
L’analisi delle informazioni raccolte dagli studiosi ha messo in luce che i flavanoli, antiossidanti naturali che appartengono alla famiglia dei flavonoidi e che sono presenti in buone quantità nel cacao, contribuiscono a tenere sotto controllo le dislipidemie, (alterazione della concentrazione di lipidi presenti nel sangue), la resistenza all’insulina e le infiammazioni sistemiche, ossia i fattori principali alla base del rischio di sviluppare malattie cardiometaboliche.

I due autori principali dello studio tengono a sottolineare che i soggetti valutati nell’ambito della loro meta-analisi avevano mangiato del cioccolato fondente. Ne consegue, spiegano i ricercatori, che sarebbe un errore giungere alla conclusione che qualsiasi tipo di cioccolato possa essere considerato salutare. Difatti, il contenuto di cacao, di zucchero e di additivi varia a seconda della tipologia di cioccolato.
Più alta è la percentuale di cacao presente in una tavoletta, maggiore sarà il contenuto di antiossidanti. Mediamente, un etto di cioccolato fondente contiene 50-60 mg di flavonoidi, mentre un etto di cioccolato al latte ne contiene circa 10 mg.


“Ora è tempo di organizzare grandi studi randomizzati a lungo termine”, affermano il dottor Simin Liu e della dottoressa Xiaochen Lin, “così di migliorare la nostra comprensione di come i benefici a breve termine dell’assunzione di cacao possano essere tradotti nella pratica clinica”, con l’obiettivo di favorire la prevenzione del diabete e delle patologie cardiovascolari.
Al momento, gli autori possono solo consigliare di preferire il cioccolato fondente rispetto a quello al latte e a quello bianco, senza tuttavia poter fornire raccomandazioni precise sulle quantità di cioccolato da assumere.
Ad ogni modo, le virtù benefiche del cioccolato non devono diventare un alibi per concedersene ad libitum, quindi è buona norma essere misurati e rifuggire da eccessi che potrebbero riservare uno spiacevole “effetto boomerang”.

di Giuseppe Iorio



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